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Milan, Suso: 'Rinnovo, ci siamo. Valgo Barcellona e Real Madrid. Su Bacca...'
SUPERCOPPA E CHAMPIONS - "Per il 2017 ho due sogni: la qualificazione in Champions con il Milan e una convocazione, anche solo una pre-chiamata, con la Spagna. Bonaventura mi paragona a Silva? Sì, me lo dice spesso: per me è un onore". Un pensiero anche sulla Supercoppa: "Con la Juve era un’occasione d’oro per vincere un trofeo. È andata per il meglio e abbiamo giocato anche molto meglio di loro. Per me è il primo titolo a livello di club: la medaglia profuma di gloria. La squadra aveva passato cinque anni senza vincere nulla, essere in grado di battere la Juve è stato meglio dell’impossibile".
DA GASP A MONTELLA - La svolta è stata lo scorso anno, al Genoa: "Gasperini mi ha dato la fiducia. Arrivavo da un momento difficile, dove non giocavo, ha saputo prendere il meglio da me. Nessuno sapeva quello che potevo essere o quali fossero le mie potenzialità. In quei sei mesi si è visto che potevo giocare ad un buon livello e fare buone cose. Lo sto dimostrando in quest’inizio a Milano. Credo di aver dimostrato di essere in grado di poter giocare in squadre come Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid. Ne ho avuto la certezza allenandomi in Nazionale con i giocatori di questi club. Montella? È un tecnico alla spagnola. È un allenatore che non ha paura di puntare sui giovani, lo sta dimostrando con i fatti. Mi ha visto nei mesi a Genoa, allenava la Sampdoria e nel derby ho segnato due gol. Credo sapesse quello che avrei potuto dare alla squadra. Gli piace giocare con la palla, ama avere un’idea di gioco, cerca sempre di avere il controllo della palla".
GIGIO E BACCA - Chiusura, poi, su due compagni di squadra: "Donnarumma è davvero molto forte. Colpisce vedere un giocatore così giovane, ma così bravo alla sua età. Ogni volta che lo vedo dico: 'E’ troppo forte'. È un animale. Bacca? Credo che resterà, glielo chiedo e mi dice che è molto felice, lo vedo felice, perciò dico di sì. Sappiamo però che nel calcio tutto cambia da un momento all’altro. Per noi è meglio che non si muova".