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  • Milan su Martins Indi:| Lo manda Sneijder

    Milan su Martins Indi:| Lo manda Sneijder

    Alla scoperta del giovane difensore del Feyenoord originario della Guinea Bissau che piace a tanti club italiani.
    Milan: si chiama Martins Indi, lo manda Sneijder.
    La Dinamo Kiev gli ha portato fortuna. Nonne ha portata al Feyenoord, che è rimasto fuori dalla Champions. Ma lui ha trovato un posto in nazionale. Quella sera d’agosto, preliminari di Champions in corso, Louis van Gaal è rimasto folgorato da un ragazzo dal nome esotico, Bruno Martins Indi. Quando lo ha convocato, qualche giornalista ha pensato che davvero il radicale Van Gaal stesse esagerando: nessuno immaginava che Bruno fosse uno da chiamare in nazionale. Ma Van Gaal è così: prende una strada e tira dritto. Il ragazzo viene mandato in campo nell’amichevole con il Belgio, che l’Olanda perde con una prova orribile. Sembra il tracollo immediato del nuovo corso, il tramonto definitivo di una nazionale illusa dal Mondiale 2010 e macinata da Euro 2012. I media pronosticano vita breve alla gestione Van Gaal, che come sempre non si spezza e non si piega. E vince contro la Turchia, vince quattro partite su quattro. In campo ci sono vecchi leader e uomini nuovi. Uno di questi si chiama appunto Martins Indi. Uno che realizza il vecchio sogno di Van Gaal: avere difensori intercambiabili.


    Il pupillo di Wes - Martins Indi ha vent’anni. Lo seguono Milan, Inter, Juve. Wesley Sneijder lo ha preso sotto la sua ala, gli piace perché è un combattente, e lo chiama spesso. Questa volta Martins Indi non ha avuto l’appoggio del suo leader, infortunato, ma non s’è perso. Il d.s. rossonero Ariedo Braida lo ha visto in azione contro la Romania e lo ha promosso: strapparlo al Feyenoord (e alla concorrenza di club anche spagnoli) non sarà facile, ma il Milan vuole provarci. Il ragazzo ha un contratto fino al 2016, però in Olanda sono abituati a creare e incassare: il Feyenoord ha uno dei vivai migliori d’Europa, lasciare andare i ragazzi non è uno scandalo.

    Atterraggi - A Rotterdam, Bruno è cresciuto bene. E’ nato in Portogallo da una famiglia originaria della Guinea Bissau, ma si è trasferito in Olanda a tre mesi. E’ un ragazzo che cresce in fretta: ha una fidanzata e già una figlia. Mario Been lo ha portato in prima squadra, Ronald Koeman ha affinato le sue capacità. Martins Indi è un difensore completo: non ha il tiro di Koeman ma sa fare gol, è potente e abbastanza veloce. E’ nato centrale, si adatta bene a sinistra e forse è proprio questa sua duttilità la dote che più ha colpito i dirigenti del Milan, oltre ad avere folgorato il maestro Van Gaal. Che per lui stravede ed è pienamente ricambiato: dopo il successo con la Turchia, al fischio finale, Bruno si è buttato addosso al c.t. e lo ha steso. Al freddo Van Gaal è rimasta qualche ammaccatura e la convinzione di aver scoperto una stella.


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