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    Milan, Sportiello entra e salva: stavolta per Maignan non sembra esserci una fretta del Diavolo

    Milan, Sportiello entra e salva: stavolta per Maignan non sembra esserci una fretta del Diavolo

    • Federico Targetti
    Il Milan, suo malgrado, ci sta facendo l'abitudine: Mike Maignan, da quando veste rossonero, si ferma per infortunio nel corso della prima parte della stagione e il tecnico Stefano Pioli è costretto a fare ricorso al proprio numero 2 (o meglio, numero 12). Per due stagioni è toccato a Ciprian Tatarusanu, protagonista nella stagione dello scudetto, ma apparso fin troppo insicuro nella scorsa. Emblematiche le urla di Tomori nel corso di un Milan-Roma di gennaio per un accenno di uscita subito abortito, pesanti le critiche di addetti ai lavori e tifosi dopo gli errori più evidenti. Così il Diavolo ha deciso di muoversi in anticipo e di chiudere per l'arrivo di Sportiello già nello scorso inverno: via Tatarusanu, ceduto all'Abha in Arabia, quadriennale per l'ex Fiorentina (dove ha già lavorato con Pioli) e Atalanta, che ha esordito in un momento delicatissimo. 

    MAIGNAN KO - All'alba dei dieci minuti finali di Milan-Newcastle, prima partita del girone di ferro in cui le due squadre sono state sorteggiate, ecco che si ferma Maignan: paura per il portierone francese che deve lasciare il campo (risentimento muscolare, grosso sospiro di sollievo perché stavolta sono escluse lesioni) e la guardia dei pali a Sportiello. E una gara che poteva essere vinta ha rischiato di scivolare via dalle mani allo scadere, quando il tiro di Longstaff è stato toccato sopra la traversa dal numero 57. Probabilmente quel pallone sarebbe uscito lo stesso, probabilmente è molto presto per dire che finalmente il Milan ha un secondo portiere in grado di reggere la pressione. Certo è però che l'impatto con il mondo rossonero, in un frangente tutt'altro che scontato, è stato più che positivo. Particolare non da disdegnare, in una serata in cui Leao pecca di narcisismo e Pioli si scopre fin troppo dipendente da Giroud in attacco.

    ESPERIENZA - Impatto con il Milan, ma non con la Champions: Sportiello conosce l'atmosfera del torneo più importante fin da più di tre anni fa, prima della pandemia, quando con l'Atalanta, complice un infortunio a Gollini, andò a schiantare il Valencia con i 4 gol di Ilicic al Mestalla. Quella Champions si chiuse a pochi secondi dalla semifinale, per colpa del Psg poi finalista sconfitto. Questa è appena all'inizio, e Sportiello sembra pronto a rispondere presente ogni volta che sarà necessario. Per il momento, c'è il Verona sabato. Per confermare l'ottimo imprinting con San Siro... 

     

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