Calciomercato.com

  • Milan: Sportiello decisivo più di Pulisic e Chukwueze. Qualcosa non va, questo mercato non fa la differenza

    Milan: Sportiello decisivo più di Pulisic e Chukwueze. Qualcosa non va, questo mercato non fa la differenza

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Se i tifosi rossoneri devono ringraziare Sportiello, che non ha segnato il gol dell’1-1 come il laziale Provedel ma almeno ha salvato lo 0-0 nell’esordio in Champions League, c’è qualcosa che non va nel Milan. In primo luogo perché l’assenza di Maignan è sempre un brutto segnale, ma soprattutto perché sono altri gli acquisti che dovrebbero fare la differenza.

    E invece Pulisic, che aveva segnato due gol nelle prime tre giornate di campionato, dopo il tracollo nel derby è andato addirittura in panchina nella gara contro il Newcastle, sostituito inizialmente da Chukwueze, mentre Reijnders è stato rimpiazzato da Pobega, con l’unica conferma di Loftus-Cheek, il più presente di tutti quindi. Non impiegati in Champions Okafor e Jovic, dopo qualche minuto in campionato, Pioli ha poi inserito Musah al posto dell’infortunato Loftus-Cheek ma alla fine il migliore in campo in una gara che si doveva vincere è stato Tomori, molto rimpianto nel derby.

    Morale: la tanto elogiata campagna acquisti ha permesso a Pioli di utilizzare in Champions, dall’inizio o a partita in corso, sei nuovi rossoneri, ma nessuno – a parte il salvataggio finale di Sportiello – ha fatto la differenza e lo stesso discorso, a maggior motivo visto il risultato, vale per il derby. E’ vero che nelle prime tre gare di campionato, vinte contro il Bologna, il Torino e la Roma, Pulisic, Reijnders e Lofutus-Cheek, subito promossi titolari, avevano raccolto unanimi consensi dribblando le temute difficoltà di ambientamento, ma è altrettanto vero che poi non sono riusciti a fare la differenza nel derby e contro il Newcastle.

    E allora cresce il sospetto, da noi già avanzato in agosto prima ancora del via del campionato, che siano arrivati tanti buoni giocatori in grado di arricchire l’organico, ma nessun campione in grado di garantire il definitivo salto di qualità. Molto fumo e poco arrosto cioè, perché un conto è garantire un rendimento che oscilla dal 6 al 7 e un altro meritare l’8 dei grandi protagonisti. Non a caso gli uomini chiave del Milan sono ancora quelli del recente passato, da Maignan a Giroud, da Theo Hernandez a Leao, capaci di essere decisivi spesso nel bene e qualche volta nel male, come è capitato proprio a Leao nell’ultima partita contro il Newcastle.

    Il tempo, come sempre, darà una risposta definitiva. Intanto, però, le prime risposte nelle due gare più difficili hanno aumentato i dubbi. I mediani e i gregari, infatti, sono importantissimi in tutte le squadre, ma da soli non bastano perché la qualità è sempre più importante della quantità. Nel caso specifico, invece di moltiplicare il numero dei centrocampisti, sarebbe stato più utile prendere un difensore in più e soprattutto un centravanti vero, come poteva essere Taremi, sicuramente più utile in alternativa a Giroud di due attaccanti con caratteristiche diverse come Okafor e Jovic.

    AC Milan - Hellas Verona (15:00 23/09)
    Il calendario sabato offre al Milan la possibilità di battere il Verona in casa, ma poi dopo la trasferta a Cagliari e il successivo impegno a San Siro contro la Lazio ci sarà il secondo appuntamento di Champions sul campo del Borussia Dortmund. E per colpa di tutti i gol sbagliati contro il Newcastle quella sarà già una prova d’appello da non fallire. Per Leao, ma soprattutto per i nuovi acquisti che devono dimostrare di rinforzare davvero il Milan. Altrimenti saranno processati loro e chi li ha scelti, come è già successo alle coppie Fassone-Mirabelli e all’ultima, ancora più illustre, Maldini-Massara.

    Altre Notizie