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    Milan, Sosa in formato Principito: trasforma i mugugni in applausi

    Milan, Sosa in formato Principito: trasforma i mugugni in applausi

    Chi lo avrebbe mai detto. Sosa strappa applausi al pubblico di San Siro, esigente da sempre. Ancor di più quando si tratta di avere a che fare con uomini di qualità, con un palato talmente fine che ha riservato fischi e critiche a maestri del calibro di Andrea Pirlo e Clarence Seedorf, tante per citarne alcuni. Eppure ieri il uallaritosoprannome poco simpatico che gli è stato dato a Napoli, è tornato a essere il Principito, quello che agli inizi aveva fatto sognare il popolo argentino con la maglia dell'Estudiantes, tanto che il Bayern investiì quasi 8 milioni di euro per portarlo in Europa. 

    DA MUGUGNI AD APPLAUSI - All'epoca era un trequartista, poi si è trasformato in mezzala. Infine, la metamorfosi completa in rossonero: regista. "E' un ruolo che gli può allungare la carriera" ha detto Vincenzo Montella, tecnico che ha approvato il suo acquisto in estate. Miglior giocatore dell'ultimo campionato turco con il Besiktas, ha faticato ad ambientarsi nel nuovo corso rossonero. Eppure, nonostante lo scetticismo e i mugugni iniziali, ha sempre osato e rischiato la giocata, prendendosi quei sonori fischi che non lo hanno piegato e scalfito. Anzi, si è rialzato più forte, tanto che, mischiando tecnica e aggressività, spada e fioretto, sono piovuti gli applausi dalle tribune di San Siro. Con la Fiorentina assist delicato per Kucka e recupero palla per il gol de Deulofeu. Lì c'è il nuovo Sosa, lì c'è il nuovo Principito

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