Milan: senza closing dei 200 milioni di caparra ne resteranno solo 70
TASSE - Qualora per un qualsiasi motivo l’operazione dovesse saltare, infatti, Fininvest passerebbe all’incasso, ma anzitutto dovrebbe pagare le relative imposte. Tra Ires e Irap parliamo di un prelievo di quasi il 30%.
GESTIONE ORDINARIA - Dei restanti 140 milioni poi andrà senza dubbio decurtata la quota di finanziamenti concessi da Fininvest al Milan dal 5 agosto 2016 ad oggi. Il club rossonero ha bruciato almeno 70 milioni di euro e Fininvest ha anticipato questa somma per assicurare la continuità dell’attività aziendale con la promessa di un ripianamento da parte di SES. Qualora non si giungesse al closing tutto resterebbe a carico di Fininvest per cui il gruzzoletto delle caparre già pagate si assottiglierebbe a circa 70 di milioni.
CHE FUTURO? - Di fatto il disavanzo sarebbe soltanto di 70 milioni, un bonus che sarebbe sufficiente soltanto per andare avanti, con la gestione attuale soltanto di un altro anno. Non certo ci sarà la possibilità di rilanciare investimenti e programmare un futuro di alto livello.