“In Italia c’è più pressione sui giovani: basta vedere il campionato Primavera. In Italia viene trasmesso tutto in tv, e se le big non vincono vengono criticate dalla stampa”. Musica e parole di Geoffrey Moncada, capo-osservatore del Milan, che si è soffermato molto sul calcio francese, il suo preferito, per pescare giovani prospetti: “Viaggio molto, e vedo che il mercato francese è quello più forte - ha aggiunto sui taccuini de L’Equipe -. Quello brasiliano invece non mi fa impazzire: costa molto e spesso chi arriva in Italia ha difficoltà di adattamento”.
TROPPA PRESSIONE - "In Francia, i club hanno la volontà di far emergere i giocatori più che vincere le competizioni giovanili - ha proseguito Moncada - E soprattutto i giovani francesi non hanno paura. Quando parlo con Maignan lui non ha alcuna pressione: gioca e basta. Deve diventare la nostra mentalità. In Italia se un giovane fa un errore si dice che non è pronto e deve restare in panchina per un bel po’. In Francia invece, non è così”.

TUTTI I NOMI - Moncada, che da anni ormai si occupa dello scouting rossonero, si è soffermato anche su alcuni giovani da lui visionati in Francia: "Ho visto Strasburgo-Troyes, c'erano dei giovani come Odobert (18 anni), Diarra (19) e Doukouré (19) che erano titolari. Non è una cosa normale per noi in Italia. I club francesi comprano all'estero ma puntano anche sui propri prodotti: il Rennes ad esempio fa giocare Doué (17 anni), Kalimuendo (20) e Ugochukwu (18). Il Monaco sta puntando sul 17enne Seghir, il Lione invece su Gusto: la Ligue 1 è vista da tantissimi osservatori".