AFP/Getty Images
Milanmania: secondo tempo dominato! 4-4-2 e 36 punti, ecco il piano Champions
Il tecnico rossonero ha sempre preferito anteporre la prolificità del suo attacco alla saldezza della difesa, ma bisogna farsene una ragione. Se il Milan vuole rimontare le posizioni, deve innanzitutto migliorare i numeri del reparto arretrato. Napoli e Inter, per citare le prime due della classifica, hanno subito solo cinque reti. Manca forse la necessaria ferocia nella applicazione della marcatura difensiva o forse una protezione maggiore ai difensori. Montella ha già anticipato, a fine partita, che il modulo non cambierà, ma mi piacerebbe vedere, anche solo per una partita, magari un più stretto 4-4-2. In porta Donnarumma, difesa composta da Musacchio, Bonucci, Roamgnoli e Ricardo Rodriguez. Centrocampo con Suso, Kessie, Biglia e Bonaventura, in attacco due tra Kalinic, André Silva e Cutrone. Forse sarebbe garanzia di una squadra sempre propositiva, ma più compatta a centrocampo e in difesa, dove gli spazi forse sarebbero meno complicati da occupare.
Però lasciamo lavorare Vincenzo Montella. Ora si tratta di tornare nelle retrovie, dopo aver subito quattro sconfitte sul fronte della classifica. Riorganizzare le fila, lavorare sul morale, lasciare i giusti riflettori ad altre, e cercare di raccogliere almeno ventiquattro punti nelle prossime undici partiti, assolutamente alla portata tecnica della squadra. Pochi? Beh, se il Milan, con tutte le difficoltà di costruzione e di assemblaggio di queste prime settimane, girasse a 36 punti, sarebbe il trampolino di lancio ideale per un ritorno, che potrebbe presentare meno difficoltà, grazie a una squadra che si conosce di più. Se dovesse poi anche ripetere gli eventuali, auspicabili 36 punti, voglio ricordare che, in questo decennio, i 72 punti finali hanno sempre ampiamente garantito il quarto posto. Dunque forza, alla caccia di ventiquattro punti entro la fine del girone di andata!