Milan, Scaroni: "Stadio a San Siro con l'Inter è il piano A. La sostenibilità del bilancio è obbligatoria, i tifosi diano fiducia"
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VICENZA - "Sono stato il presidente del Vicenza che era in Serie A e reduce di aver vinto la Coppa Italia. All'epoca era di proprietà di una public company che esiste ancora ed è proprietaria del Tottenham e mi chiesero di diventare presidente. Lo sono stato per tre anni e forse è stato un passaggio importante per poi approdare al Milan".
APPETIBILITA' - "In 20 anni la Serie A ha perso dei colpi, non ha tenuto il passo della crescita che hanno avuto gli altri campionati europei e in particolare quello inglese. All'epoca era il punto di riferimento, oggi il punto di riferimento è il campionato inglese e semmai le coppe. La Serie A è scesa di livello come attrattività a livello mondiale. Basti pensare alla differenza degli incassi televisivi con noi che raccogliamo non più di 200 milioni all'anno".
L'ARRIVO AL MILAN - "Sono arrivato al Milan nel 2017 come consiglieri. Arrivai come consigliere con Yonghong Li"
RICAVI E COSTI - "La sostenibilità finanziaria è una non scelta, è obbligatoria. Se non hai questo la Uefa ti penalizza ed è la premessa per un successo futuro. Noi attraverso la sostenibilità finanziaria siamo quelli che abbiamo investito di più. Poi tutti possono dire che i risultati si vedono e non vedono, perché alla fine conta quello".
GIOVANI - "Da un lato attraverso Milan Futuro facciamo una scommessa sui giovani e ci costa svariati milioni e ne siamo convinti che valga la pena".
FIDUCIA - "Poi non tutti i disegni portano risultati nel breve termine. Noi siamo qui per vincere, poi non tutto ci riesce, ma ai tifosi dico di avere fiducia perché noi siamo qui per vincere ogni partita"
STADIO - "Il progetto su cui stiamo lavorando oggi è il progetto gemello del progetto del 2018. Sono passati 6 anni e non è successo niente. In questi anni è cambiata anche la visione dei cittadini e i politici di solito vogliono essere eletti. Non è che San Siro è iconico, sono iconici Inter e Milan, avete mai visto uno stadio moderno? La percezione è cambiata anche grazie al fatto che quando vedono in tv stadi moderni la gente si rende conto degli oggetti che abbiamo qui. I milanesi si sono resi conto che quello stadio dove vedevano le partite con papà e nonno è bello per carità, ma non è più funzionale".
SAN DONATO - "Il piano di San Donato è diventato B da quando la Soprintendenza ha eliminato il vincolo sulla costruzione del nuovo stadio accanto al Meazza da demolire. Ringrazio il sindaco, ora è partito un processo diverso perché i due club ora devono acquistare lo stadio, i terreni accanto allo stadio, ottenere i permessi per costruire e via dicendo. Dobbiamo fare un contratto per far si che tutto sia perfetto perché l'impatto sarà importante, ma sono ottimista".
SOLDI PERSI DAI SERVIZI - "Negli ultimi 3 anni l'unico provvedimento che è stato preso è stato fatto contro il calcio ovvero l'abolizione del decreto crescita. Il risultato netto è che i campioni dall'estero non li prendiamo, non è che li prendiamo e paghiamo di più.
PIRATERIA - "Noi vogliamo che chi compra il pezzotto venga punito e multato. L'ordine del danno è di circa 500 milioni l'anno. Colpisce Dazn e Sky, ma poi noi a ricaduta. Che ci siano intere popolazioni che fruiscono gratuitamente del prodotto facendo guadagnare dei pirati è dannoso".
BETTING - "Noi siamo l'unico paese in Europa che proibisce la pubblicità del betting nel calcio. Io sono uno di quelli che dice che se una cosa la facciamo solo noi, non siamo i più furbi, ma quelli che sbagliano. C'è stato un Decreto Dignità di cui non capisco dove sta la dignità che impedisce ai club di incassare 100 milioni l'anno. Il fisco incassa dal betting sul calcio 300 milioni l'anno. Se noi fossimo in grado di incassare una piccola percentuale delle giocate sulla Serie A tutto farebbe bene al movimento che ne gioverebbe incassando di più, comprando campioni e via discorrendo".