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Milan: sacrificio Rami, lui non ci sta
LOGICHE DI MERCATO - La rivoluzione nel reparto centrale della retroguardia sarà netta, ma l'addio di Bocchetti, che non sarà riscattato al termine del prestito, e la naturale scadenza dei contratti di Mexes e Bonera (difficile il rinnovo del primo, più possibilità per il secondo) non porteranno soldi cash nelle casse del Milan, che risparmierà solo sui loro ingaggi, una cifra comunque nell'ordine degli 11 milioni di euro lordi. Necessario dunque cedere per monetizzare sul cartellino di un difensore, che difficilmente potrà essere Zapata: causa infortuni il colombiano ha collezionato solo 11 presenze e il valore del suo cartellino, pagato 6 milioni di euro nel 2013 dai rossoneri, è sceso. Rami dunque diventa l'indiziato numero uno: grazie alle 26 presenze il suo valore è cresciuto rispetto ai circa 4 milioni di euro sborsati la scorsa estate. Diversi club da Spagna, Francia (Marsiglia e Monaco su tutti) e Inghilterra (a gennaio si era fatto sotto il Manchester United) hanno già manifestato interesse e il Milan aspetta: con un'offerta intorno ai 7-8 milioni di euro Rami sarà ceduto.
C'E' CHI DICE NO - Non tutti però sono favorevoli a questa cessione, anzi c'è chi si oppone con veemenza. Il primo è proprio Rami: il difensore non ha alcuna intenzione di lasciare il Milan e Milano, città in cui si trova bene, ha già mostrato un forte attaccamento alla maglia la scorsa estate, decidendo di aspettare fino all'ultimo l'accordo tra i rossoneri e il Valencia e rifiutando altre offerte, e ha un ottimo feeling con i tifosi. Proprio i fan sono restii a questo addio e una buona fetta del mondo milanista considera il francese uno dei giocatori da cui ripartire per la prossima stagione. L'ultima parola però spetta al Milan e a meno di ribaltoni legati al successore di Inzaghi sulla panchina Rami sarà messo in vendita.
Federico Albrizio
@Albri_Fede90
