Milan, Romagnoli vede la luce in fondo al tunnel: scatta l'ora della difesa a tre
NIENTE OPERAZIONE - Il difensore del Milan, out dal 21 maggio per un problema al menisco del ginocchio sinistro, ha deciso insieme allo staff medico rossonero di non operarsi. Romagnoli non è partito con il Milan né per la tournée cinese, né alla volta della Romania per la gara di Europa League contro il Craiova. Per la gara di ritorno contro la squadra di Devis Mangia non è stato convocato da Montella, ma subito dopo ha iniziato a lavorare insieme ai compagni. Il numero 13 è sempre più vicino al pieno recupero dall’infortunio: mancano ormai la parte tattica e la partitella, il resto della seduta Romagnoli lo svolge regolarmente con i compagni di squadra. Una volta che inizierà a svolgere la parte tattica, Vincenzo Montella potrà definitivamente provare la difesa a tre in quel di Milanello.
ACQUISTI CHIARI - La campagna acquisti estiva del Milan, d’altronde, parla chiaro: l’allenatore rossonero nel corso della nuova stagione vuole provare anche la difesa a tre. Il 4-3-3, modulo utilizzato l’anno scorso e in questi primi impegni stagionali, non sarà accantonato, ma verrà alternato al 3-5-2 (o 3-4-2-1). Leonardo Bonucci nel suo passato alla Juventus e in Nazionale ha dimostrato di essere un pilastro della retroguardia a tre: sarà lui il centrale, tra Mateo Musacchio (sul centro destra) e Alessio Romagnoli (sul centro sinistra). Andrea Conti e Ricardo Rodriguez, fin qui utilizzati come terzini nella difesa a quattro, nei piani della società e di Montella stesso possono fare ancora meglio da esterni in un centrocampo a quattro o a cinque. Le intenzioni di Montella sono chiare: vuole lavorare sin da subito sulla retroguardia a tre, utilizzata per la prima volta nel finale della scorsa stagione. Col pieno rientro di Romagnoli ormai alle porte, a Milanello scatta l'ora della difesa a tre: il momento della MBR (Musacchio-Bonucci-Romagnoli) è sempre più vicino.