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De Rossi: 'Il Milan ha grandissima qualità, ma non siamo qui da comparsa. Su Smalling e Mancini...'
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A San Siro ha giocato tanto ed erano sempre sfide che contavano tante. Venendo a San Siro in una nuova veste che pensieri ha?
"Era uno stadio che volevo rivisitare di nuovo. Mi è dispiaciuto che avessimo già giocato fuori casa sia con l'Inter e con il Milan, poi il fato e il nostro percorso in Europa ci ha permesso di tornare qui e giocare in uno stadio che forse mi trasmette qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri, tralasciando l'Olimpico e quello in Argentina che sento miei. San Siro è un posto magnifico per fare calcio, trasuda gloria. La gente che viene a vedere le partite ha viste grandi calciatori e grandi notti. Siamo contenti di essere qui"
È un vantaggio o uno svantaggio giocare la prima partita fuori casa e il ritorno all'Olimpico?
"Credo che con il fatto che non contano più i gol in trasferta che valgono doppio questa differenza si sia molto assottigliata. Alla fine, come la storia del calendario, devi giocare contro tutti, una volta in casa e una volta fuori. Devi essere pronto a preparare la partita sapendo che ce ne sono due".
Come sta Smalling?
"Sta bene, si allena con noi e l'ho fatto entrare non per dargli minuti ma perché pensavo avessimo bisogno di lui, dei suoi centimenti e della sua qualità difensiva. Il discorso di gestire era riferito al fatto che domani non avremo Huijsen e Ndicka, rischiarlo dall'inizio si ha sempre il dubbio di giocare la partita successiva con due centrali. Il pensiero è stato quello, le altre decisioni le faremo in base alla partita. Lui sta bene, può giocare come tutti gli altri, si allena forte e ultimamente più forte di prima. Siamo soddisfatti del suo recupero e di come si è allenato, come ha spinto, sono contento di lui".
Sulla fascia sinistra il Milan è particolarmente temibile, sta pensando a qualcosa di particolare?
"Siamo consapevoli della forza dei giocatori del Milan che fanno male a chiunque. Il discorso è legato al sapersi muovere, arrivare con i tempi giusti dove questi giocatori preferiscono giocare. Non è un discorso legato a Dybala. Se un allenatore ha la fortuna di avere un giocatore così deve chiedergli sacrificio e corsa, ma neanche deve andare a snaturarlo troppo e a rovinargli al condizione atletica e mentale portandolo a correre sugli altri perché penso che anche loro avranno paura di lui. Ho una foto sul telefonino, ha fatto nove duelli nel derby, ha lottato come un vero leader. Questo non è mai abbastanza, è il loro dovere, però quando vedi giocatori di questa qualità fare tutto ciò ci possiamo sentire tranquilli. Sta a me dire dove e quando andare a fare la guerra e magari non metterlo a fargli fare tutta la fascia con Theo Hernandez".
Cosa teme del Milan?
"Del Milan tempo la grandissima qualità dei giocatori e il loro gioco, conosco da tanti anni Pioli. Lo ammiro, lo abbiamo visto dalle squadre piccole a grandi, si è sempre evoluto e migliorato, sempre al passo con la squadra che aveva. Il Milan è armonico, al di là dei momenti di difficoltà ha ritrovato condizione e quando vince gioca bene. Serve una grande partita dal punto di vista del carattere, cercando di portarli a giocare dove non gli piace. Questi mesi non mi hanno cambiato, mi hanno reso felicissimo. Una volta ho parlato del fatalismo a Roma, mi sono reso conto che anche io facevo lo stesso esercizio deviato, tutte le porte in faccia prese in 7-8 mesi mi hanno portato qui. Bisogna rendersi conto di quanto si è fortunati, la fortuna è una parte importante e nella fortuna bisogna dimostrare il valore. Ogni tanto ci piangiamo addosso, ma se guardo la mia vita privata e lavorativa è andata bene".
Sente di poterla giocare allo stesso livello del Milan?
"Grazie a Dio domani non ci sarà un peso di classifica, se negli ultimi x anni hanno fatto più punti di noi va riconosciuto come valore. Ho letto che la Roma non avrebbe nulla da perdere, ma non è così: la Roma ha tutto da perdere, non siamo qui a fare le comparse. Qui non esiste il pareggio. In una maniera o nell'altra, analizzando il potenziale della Roma e del Milan, dovremo provare a vincere domani o comunque provare a portarci al prossimo turno a Roma".
Ha dovuto placare la sbornia da derby? Come sta Mancini? "Sono partito aggressivo con loro sul fatto di rimanere con i piedi per terra, a volte ci fa ubriacare. Ma non c'è stato bisogno, erano tutti allegri ed è quello che chiedo e in campo sono andati forte e si sono messi a disposizione. Ho grandissima fiducia in loro, vederli sorrideee di più non mi fa vedere i fantasmi o pensare che siano leggeri. Se avessimo giocato con l'ultima in classifica, avevo più paura. Mancini sta bene, ha accettato come tutti la decisione del Giudice Sportivo, si riuscirà a tirare anche una somma per fare beneficenza. Faccenda chiusa, roba di derby. Sta bene mentalmente e fisicamente, non potrebbe essere diversamente quando si decide un derby e si diventa paladioo della città".