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    Milan, rivoluzione vincente: si attacca con i lanci del portiere. La Samp è bella, ma si fa sorprendere

    Milan, rivoluzione vincente: si attacca con i lanci del portiere. La Samp è bella, ma si fa sorprendere

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Il Milan ha battuto la Sampdoria (1-0) con un mezzo strategico ormai tradizionale (il pressing sorretto dal ritmo altissimo) e con un altro in controtendenza, ovvero il lancio lungo del portiere Maignan, bravo come un centrocampista a trovare i compagni in movimento verso la porta avversaria. Non posso dire che la costruzione bassa sia stata completamente abbandonata dagli uomini di Pioli perché non è vero, ma è assolutamente certo che con il rinvio lungo e preciso del portiere si salta il pressing avversario e si innesca l'azione d'attacco. Naturalmente sui rinvii di Maignan la difesa della Sampdoria ha commesso errori marchiani perché, come insegnano ormai anche nelle scuole calcio, su palla scoperta, cioé giocata liberamente (e il portiere del Milan questo ha fatto) si corre all'indietro, accorciando lo spazio e non concedendolo. Invece, dopo appena quattro minuti, Bereszynski si è fatto sorprendere da Leao che è volato verso Audero prima di concludere con un sinistro potente, in diagonale, deviato splendidamente dal portiere doriano. 

    Peggio ha fatto al 9' l'esterno di sinistra Audero che era addirittura in vantaggio su Calabria, ma anziché buttare palla in out o scagliarla in angolo, ha voluto accompagnarla per guadagnarsi la rimessa. Più lesto di lui è stato Calabria (capitano di serata, visto la panchina di Romagnoli) che, toccatolo di misura, gli ha sottratto palla, ha guadagnato il fondo e ha rimesso all'indietro proprio sul piede di Brahim Diaz che ha tirato subito. Audero, bravissimo prima e dopo, ha cercato di deviare, ma la sfera gli è rotolata addosso ed è finita in rete. 

    Essere in vantaggio dopo neanche dieci minuti aiuta a giocare con serenità e Pioli, fedele al 4-2-3-1, ha continuato a vedere la sua squadra in pressing alto sugli avversari: davanti a Calabria, Kjaer, Tomori e Theo Hernandez, hanno agito Tonali e Krunic, poi la linea dei trequartisti (Saelemaekers, Brahim Diaz e Leao), unica punta Giroud. 
    Il francese ha fatto una partita sufficiente, ma non speciale
    : ha avuto una mezza occasione nel primo tempo (15', cross di Leao) e una intera prima dell'intervallo (40'). L'assist di Diaz lo ha liberato davanti ad Audero, ma il portiere della Samp ha salvato con bravura. Per il resto molto lavoro a beneficio della squadra, alcune sponde da sfruttare meglio e la consapevolezza che il campionato italiano, a livello difensivo, è più duro della Premier. 

    La Sampdoria, schierata in modo speculare al Milan, ha giocato una buona partita e raccolto le migliori opportunità dopo il vantaggio di Diaz. Prima (12') un diagonale potente di Candreva non ha trovato la deviazione di Damsgaard. Poi (17') una punizione di Gabbiadini - sinistro dal limite - è stata deviata da Maignan sulla traversa e, quindi, in angolo. 
    Tutto questo è avvenuto in un confronto serrato, fatto di corse in avanti, giocate precise e con una condizione fisica già brillante. Certo, il ritmo si è un po' affievolito nella ripresa quando il Milan ha cercato di controllare la gara, ma proprio all'inizio del secondo tempo (52') un pallone perso in area da Theo Hernandez ha dato a Gabbiadini l'opportunità di pareggiare. L'attaccante ha tirato subito, provando a sorprendere Maignan che ha parato in due tempi. Possibile che se il pallone fosse finito sul sinistro, anziché sul destro, di Gabbiadini il pareggio sarebbe stato raggiunto. 

    Quanto a Theo ha fatto una partita insufficiente, ravvivata nel primo tempo da un sinistro da fuori area che Audero ha respinto sui piedi di Krunic (fuori). Scrivere che il Milan ha gestito il vantaggio non sarebbe corretto anche se dal 69' in avanti le sostituzioni di Pioli (Bennacer per Brahim Diaz e Rebic per Leao) e, dopo l'80', anche il sistema di gioco (difesa a tre con inserimento di Romagnoli per Calabria) sono stati eminentemente conservativi. Ha esordito Florenzi (al posto di Saelemaekers), ma nove minuti sono un soffio di partita per giudicare. Anche se, con un Calabria così, l'ex romanista potrà giocare solo da esterno alto. 
    Dall'altra parte Murru per Augello e Verre per l'infortunato Gabbiadini (forse una cosa seria), oltre a Adrien per Ekdal. 

    Il Milan ha tremato davvero all'86', quando un altro tiro cross di Candreva è stato mancato proprio da Verre all'altezza dell'area del portiere. Non so se il risultato sarebbe stato giusto, ma nel calcio ci sta tutto. Il Milan, comunque, parte bene, si mostra duttile e ha un Maignan in più. Per parare para, il resto viene dal lancio. Non un caso, ma un'idea. 

    :(actionzone)
    IL TABELLINO:
    Sampdoria-Milan 0-1 (primo tempo 0-1) 
    Marcatore: 10' pt Diaz (M). 
    Assist: 10' pt Calabria (M). 
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (dal 42' st Romagnoli), Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Saelemaekers (dal 36'st Florenzi), Diaz (24' st Bennacer), Leao (dal 24' st Rebic); Giroud. A disp: Plizzari, Tătărușanu, Ballo-Touré, Gabbia, Kalulu, Romagnoli, Florenzi, Castillejo, Bennacer, Pobega, Maldini, Rebic. All: Pioli. 
    SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (dal 25' st Murru); Thorsby, Ekdal, Candreva, Gabbiadini (dal 25' st Verre), Damsgaard, Quagliarella. All: D'Aversa. A disposizione: Falcone, Ravaglia, Chabot,, Depaoli, Ferrari, Murru, Tonelli, Askildsen, Silva, Trimboli, Verre. 
    Ammoniti: 33' Gabbiadini (S), 40' st Kjaer (M), 43' st Murru (S), 47' st Bereszynski (S). 

       

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