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    Milan, Rivera attacca: "Che volete che sappiano gli americani di storia e calcio?" Poi si offre: "Se mi volessero..."

    Milan, Rivera attacca: "Che volete che sappiano gli americani di storia e calcio?" Poi si offre: "Se mi volessero..."

    • Federico Targetti
    La leggenda del Milan e della Nazionale italiana Gianni Rivera ha parlato al Corriere della Sera, partendo dalla valutazione sull'Italia di Spalletti per poi muovere verso l'attualità rossonera: 

    "Alcuni giocatori hanno qualità, come Barella o Tonali, ma ci vuole qualcosa di più, soprattutto là davanti. Fa piacere poi vedere il figlio di Paolo Maldini e nipote di Cesare in azzurro". 

    ZERO MILANISTI IN NAZIONALE - "Sono pochi anche gli italiani nel Milan. Evidentemente non credono più alle politiche che creavano i Baresi e i Maldini". 

    CAMARDA - "Se il ragazzo ha qualità deve giocare. Io non ho debuttato a 15 anni per stare in panchina. E lui deve credere in se stesso". 

    MOMENTO MILAN - "Bisogna prima di tutto ridisegnare la società. Se mi vogliono come consulente potrei dare buoni consigli. Posso fare tutto, dal presidente all’allenatore e giocare gli ultimi sei minuti...". 

    LEAO CON UN RIVERA ALLE SPALLE - "Farebbe tanti goal. È un ragazzo che ama attaccare gli spazi, sarebbe la mia freccia ideale come lo furono Altafini, Prati e Maldera".

    NIENTE INVITO PER I 125 ANNI DEL MILAN - "Mancavano anche Maldini, Boban, Altafini... sono in buona compagnia. Certo il Milan senza la sua storia non è il Milan. Ma cosa vuole che sappiano gli americani di storia e di calcio?". 

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