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Milan, rimandato il mercato di Leonardo: si salva solo Bakayoko
DELUSIONI - Dalla difesa all'attacco, il Milan si trova a gestire acquisti che finora hanno avuto impatto nullo o addirittura negativo sulla prima parte della stagione. Innesti nulli, ma comunque onerosi dal punto di vista economico come Mattia Caldara, la cui avventura in rossonero per infortuni di fatto non è mai realmente iniziata, arrivato nello scambio che, a pari valutazione (35 milioni di euro), ha riportato Bonucci alla Juventus. Se l'ex centrale dell'Atalanta non è ancora valutabile per evidenti questioni cliniche, estremamente deludente invece è l'apporto dato finora da Diego Laxalt e Samu Castillejo, 'impresentabili' nell'ultimo match per ammissione di Gattuso in persona. Un affare da 18 milioni con il Genoa quello che ha portato l'uruguaiano a Milano, ma la sua prima parte di stagione è da brividi: inoffensivo davanti, deleterio dietro con diversi pesanti errori in uscita e marcatura; Gattuso non riesce a trovargli una collocazione tattica e anche da subentrante non si è dimostrato in grado di incidere con il suo passo rapido, tanto da scivolare sempre più indietro nelle gerarchie del tecnico. Non va meglio Castillejo, pupillo di Maldini che per lui aveva speso grandi parole: di sorpresa si tratta, ma in negativo. Il gol al Sassuolo è stato un acuto isolato in un cammino altalenante e in pericoloso declino nelle ultime settimane: svagato, inefficace, semplicemente non all'altezza dei 25 milioni che il Milan ha investito su di lui (al Villarreal 18 milioni + Bacca, valutato 7). Il simbolo dell'attuale imbarazzo del mercato estivo di Leonardo è però proprio il grande colpo, quel Gonzalo Higuain che avrebbe dovuto far dimenticare l'abulia del duo Kalinic-André Silva della scorsa stagione. 18 milioni per il prestito dai bianconeri, un avvio sufficiente timbrando il cartellino nelle prime due di Europa League e cinque volte nelle prime dieci in Serie A. E lì si è fermato: a secco dal 28 ottobre, in mezzo il flop contro i suoi ex compagni e l'inconsistenza dal ritorno in campo dopo la squalifica. Spento, nervoso e con acciacchi alla schiena che non gli danno tregua: non il nove che sognavano i tifosi, non il leader che si aspettava la società, alle prese con attente riflessioni su quel riscatto fissato a 36 milioni.
POSITIVO... MA A RISCHIO - Non è però tutto da buttare, c'è anche chi dopo un avvio che non lasciava buone sensazioni è cresciuto di settimana in settimana fino a diventare un punto fermo e insostituibile nello scacchiere rossonero. Tiémoué Bakayoko si è gradualmente abituato alla sua nuova vita in Italia e si sta affermando come una delle note più liete per il Milan, ma paradossalmente il suo rendimento in crescita rischia di non garantire la sua permanenza all'ombra della Madonnina. Se per il Milan infatti il riscatto del francese è diventato una priorità per Elliott e la dirigenza, la sentenza Uefa sul Fair Play Finanziario limita le possibilità di manovra e il diritto di riscatto fissato dal Chelsea a 35 milioni di euro (5 milioni invece il costo del prestito) è un peso estremamente oneroso da sostenere: il Diavolo è al lavoro per provare a rivedere le condizioni economiche con i Blues, ma se queste non dovessero cambiare la conferma di Bakayoko si complicherebbe notevolmente. E complicherebbe anche la posizione di Leonardo, che dopo il parziale fallimento del mercato estivo a gennaio avrà una nuova occasione da non fallire per dare alla squadra di Gattuso effettivi rinforzi per continuare la rincorsa a un posto in Champions League e, nel frattempo, rivalutare anche gli acquisti della scorsa sessione. Il tutto sotto l'attento e severo sguardo di Gazidis, pronto a intervenire per conto di Elliott: perché nuovi fallimenti, anche in sede di trattative, non sono ammissibili.
@Albri_Fede90