Redazione Calciomercato
Milan, riecco De Ketelaere. Gli alti e i bassi con l'Atalanta e un doppio riscatto da conquistarsi
FLOP - Cdk era stato comprato dai rossoneri per 36,5 milioni, versati al Bruges nell'estate 2022. Il colpo della squadra con lo scudetto sul petto che puntava a ripetersi e affermarsi in Europa, un colpo però andato a vuoto. Dopo un inizio promettente - il 27 agosto i primi applausi per lui a San Siro per la vittoria contro il Bologna, suggellata da un suo assist a Leao - la stagione di De Ketelaere al Milan ha assunto i contorni del 'vorrei ma non posso'. Il belga è diventato ben presto un pesce fuor d'acqua, un equivoco tattico. Dalla posizione di trequartista titolare è passato a quella di riserva di Diaz, fino a finire confinato poi sulla fascia e quindi in panchina. Il suo rendimento è diventato un problema per lo staff tecnico e poi anche per quello dirigenziale. Pomo della discordia rossonero, il suo acquisto non è andato giù a Cardinale che - anche per lui, ma non solo - ha scelto poi in estate di separarsi dal belga e da chi aveva scommesso su di lui, Maldini e Massara. Il primo e, ad oggi, unico anno al Milan del belga si è dunque chiuso con 40 presenze, 1.480 minuti in campionato, nessun gol e un assist. Troppo poco.
VITA NUOVA - "Ci aspettavamo di più nella passata stagione, si aspetta di più Charles da se stesso, si aspettavano di più tutti", aveva detto Pioli di lui. 'Ha 21 anni, un’età in cui non sempre l’adattamento è immediato. I ragazzi vanno aspettati, aiutati, coccolati e ripresi, continuamente", ha aggiunto Maldini di recente. Sta di fatto che in estate viene ceduto all'Atalanta in prestito oneroso (3 milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a 23 milioni +4 di bonus; per il Diavolo inoltre il 10% sulla futura rivendita. Anche a Bergamo, dopo una partenza sprint, è in calo, come tutta la squadra. Per Gasperini sono tre le sconfitte, condite da un pari nelle ultime quattro di campionato. Ma in nerazzurro De Ketelaere s'è destato e tanto dovrebbe bastargli per convincere il club di Percassi a riscattarlo e farlo diventare un giocatore dell'Atalanta a titolo definitivo. Sotto la cura del Gasp ha trovato la prima gioia in A - all'esordio con la Dea, di testa, in casa del Sassuolo - e un nuovo ruolo da centravanti di manovra, abile a venire incontro, legare il gioco e farsi trovare pronto in area. Quando c'è invece Scamacca, Cdk fa un passo indietro e torna nel ruolo che l'ha lanciato nel grande calcio e che tante teste aveva fatto girare nelle prime esperienze al Bruges. I numeri ora sono dalla sua: gli serve stare lontano dai problemi fisici e prendere continuità, non avendo mai giocato una partita di Serie A per intero. Alla vigilia dell'incontro col suo passato, che può anche tornare ad essere il suo futuro. tutti gli occhi sono già su di lui: se De Ketelaere è diventato grande, deve dimostrarlo all'Atalanta e anche al Milan. La partita del riscatto in campo, in attesa di quello sul mercato.