Milan, Reijnders non deve essere bloccato: sicuri che farà il vertice basso?
PER UN CENTROCAMPO A TRE? - Visto che si parla tanto di un possibile cambio di modulo in casa Milan, dobbiamo chiederci in primo luogo se sarà Reijnders, nel caso, il centrocampista più adatto a coprire il ruolo di vertice basso nel 4-3-3. Beninteso, limitandosi, potrebbe anche iniziare a farlo con profitto, ma per come gioca attualmente il classe ‘98 mi sembrerebbe più naturale vederlo nel doble pivote del 4-2-3-1, come nell’AZ di Jansen, che tra l’altro un po’ il Milan di Pioli lo ricorda a livello di principi di gioco.
Ecco una situazione tratta dalla semifinale di ritorno in Conference League, contro il West Ham (18 maggio 2023). Reijnders, in coppia con Clasie a centrocampo, riceve dal terzino, si appoggia al compagno di reparto e va, si alza in zona di rifinitura. Cose da Krunic…
NON VA BLOCCATO - Fondamentale muoversi, svuotando e riempiendo sempre nuovi spazi. Interscambi più naturali in un centrocampo a due che non a tre, malgrado il caso eccezionale dell’Inter di Inzaghi stia facendo scuola.
È che sono proprio le caratteristiche di Reijnders che non ci consentono di immaginarlo concentrato ed ‘emarginato’ in cabina di regia, preoccupato soprattutto di fare i 100 tocchi di Sarri oppure del gran filtro. Anche perché il 4-3-3 di Pioli non assomiglierebbe per niente al 4-3-3 di Sarri. A Reijnders poi piace sganciarsi, ricevere sponde per incunearsi (come qui sotto contro l’Ajax) più che costruire dal basso pazientemente, passaggino su passaggino.
Se trova spazio la sua tensione verticale è capace di tradursi subito in un tiro dal limite (e che tiro!) dopo incisiva percussione palla al piede.
“ALZABILE?” - Ha guizzi e filtranti da trequartista, posizione occupata non di rado in Olanda, anche se di recente molto meno. Non solo, talvolta veniva addirittura schierato esterno quando ancora non si era specializzato a centrocampo. Questo perché ha finte di corpo e spunto. Il che potrebbe indurci a pensare a lui anche come a una soluzione sulla trequarti per il Milan. Non abbiamo forse già visto Bennacer o Krunic nel ruolo sotto la punta?
Per osare, ebbene sì, Reijnders osa. Forza il filtrante a prescindere dall’altezza di campo in cui si trova col pallone. Non banale il taglia-linee di cui è provvisto.
DIFENDE DA VERTICE BASSO? - E poi l’aggressività, l’anticipo, l’intercetto (altri aspetti importanti nel calcio di Pioli) che vengono valorizzati e supportati al massimo dal sistema quando fai l’interno nei due, non il vertice basso. Uno dei gol segnati dall’AZ contro la Lazio agli ottavi nasce proprio da una sua pressione ai danni di Milinkovic. Giocata codificata della Lazio in costruzione, palla da Casale a Sergej, col serbo che sbaglia la sponda per Cataldi. Reijnders allora si avventa sul pallone e fa il sombrero al regista della Lazio.
Poi controlla il pallone di petto reggendo l’urto di Milinkovic, che ritorna da dietro.
Continua a proteggersi dall’ex mezzala laziale, che prova ad aggirarlo, aggiustandosela in volo col destro, il tutto sempre senza subire la fisicità di Milinkovic. Reijnders è 1,85 m.
Infine la mette con l’esterno per il taglio di Karlsson sopra Casale. Third pass, giocata nel complesso notevole contro la seconda in classificata del campionato italiano. È pronto? Secondo l’algoritmo sì.