Milan: rimpianto Saponara. E Dioussè...
Se per ampi tratti è stato l'Empoli a fare il Milan a San Siro, lo si deve anche alle prestazioni di un giovane calciatore che ha letteralmente strappato applausi nella notte del "Meazza". La formazione toscana si conferma fucina inesauribile di talenti, l'ultimo dei quali rappresenta una grande sorpresa anche per la giovanissima età: Assane Dioussè (nella foto di empolicalcio.it), centrocampista senegalese classe '97, aveva ben impressionato alla prima di campionato contro il Chievo e ha saputo ripetersi contro il Milan.
SCALATA CONTINUA - Personalità, fisicità e qualità tecnica tutte insieme in un ragazzo non ancora maggiorenne, sbarcato in Italia nel 2010 da Dakar per raggiungere il padre. I provini con la Carrarese e poi quello decisivo con l'Empoli, che rimane stregato dalle qualità di un giocatore che impressiona da subito nelle giovanili, tanto da compiere una scalata progressiva che lo ha portato nella scorsa stagione ad essere spesso aggregato alla prima squadra di Sarri. L'ex allenatore degli azzurri lo porta anche in panchina in sei occasioni, senza farlo debuttare, ma già questo vale come una consacrazione. Ci pensa il nuovo allenatore Giampaolo a lanciarlo senza remore tra i titolari, in un ruolo delicato come quello del regista davanti alla difesa, ossia dove fino allo scorso anno giocava Valdifiori.
RIMPIANTO SAPONARA - Centrocampista completo in grado di giocare anche da interno, Dioussè è finito presto sotto l'ala protettiva di Riccardo Saponara, un altro campioncino in erba che ad Empoli deve molto. Dopo i 5 mesi esaltanti della scorsa annata in cui è stato letteralmente rigenerato dopo i patimenti al Milan, il trequartista di Forlì ha confermato di attraversare un gran momento di forma, segnando contro la sua ex squadra il secondo gol in altrettante partite di campionato. Oltre alla rete del momentaneo 1-1, un assist illuminante nella ripresa sprecato da Pucciarelli e tante iniziative da leader affermato dello spogliatoio, che hanno probabilmente alimentato qualche rimpianto in casa rossonera. Mihajlovic cerca qualità per completare il centrocampo e un "10" come Saponara avrebbe fatto tanto comodo nel buio totale di ieri sera, dopo aver deciso di scaricarlo a giugno per soli 4 milioni di euro.
SCALATA CONTINUA - Personalità, fisicità e qualità tecnica tutte insieme in un ragazzo non ancora maggiorenne, sbarcato in Italia nel 2010 da Dakar per raggiungere il padre. I provini con la Carrarese e poi quello decisivo con l'Empoli, che rimane stregato dalle qualità di un giocatore che impressiona da subito nelle giovanili, tanto da compiere una scalata progressiva che lo ha portato nella scorsa stagione ad essere spesso aggregato alla prima squadra di Sarri. L'ex allenatore degli azzurri lo porta anche in panchina in sei occasioni, senza farlo debuttare, ma già questo vale come una consacrazione. Ci pensa il nuovo allenatore Giampaolo a lanciarlo senza remore tra i titolari, in un ruolo delicato come quello del regista davanti alla difesa, ossia dove fino allo scorso anno giocava Valdifiori.
RIMPIANTO SAPONARA - Centrocampista completo in grado di giocare anche da interno, Dioussè è finito presto sotto l'ala protettiva di Riccardo Saponara, un altro campioncino in erba che ad Empoli deve molto. Dopo i 5 mesi esaltanti della scorsa annata in cui è stato letteralmente rigenerato dopo i patimenti al Milan, il trequartista di Forlì ha confermato di attraversare un gran momento di forma, segnando contro la sua ex squadra il secondo gol in altrettante partite di campionato. Oltre alla rete del momentaneo 1-1, un assist illuminante nella ripresa sprecato da Pucciarelli e tante iniziative da leader affermato dello spogliatoio, che hanno probabilmente alimentato qualche rimpianto in casa rossonera. Mihajlovic cerca qualità per completare il centrocampo e un "10" come Saponara avrebbe fatto tanto comodo nel buio totale di ieri sera, dopo aver deciso di scaricarlo a giugno per soli 4 milioni di euro.
