Urby Emanuelson era arrivato al Milan a sorpresa un giorno di fine gennaio. Un colpo a costo limitato sfornato dalla ditta Raiola e applaudito un po' da tutti. Il giocatore ex Ajax, si diceva e scriveva un po' ovunque, è giovane, duttile tatticamente e tecnicamente valido. Ma la prima mezza stagione in rossonero si è consumata in fretta senza sussulti. Molta panchina, qualche apparizione, zero acuti.

E anche nel 2011-12 le cose non sembrano andare meglio. L'olandese non è partito titolare in nessuna delle tre partite ufficiali disputate sinora. Anche a Napoli domani sembra non esserci spazio per lui. Eppure le assenze sono tante: manca Taiwo in difesa ed Emanuelson in passato ha giocato anche da terzino; a centrocampo non ci sono Ambrosini, Flamini e Gattuso e Allegri spesso lo ha usato come mezz'ala sinistra; volendo Emanuelson può essere impiegato anche nel terzetto d'attacco, specie ora che Ibra, Boateng e Robinho sono fermi ai box. Ma al san Paolo difficilmente lo vedremo negli 11 titolari.

Insomma, per Emanuelson si prospetta vita dura a Milano. Il motivo può essere semplice: lui è un esterno sinistro e il Milan non gioca a 4 da tempo. Ma allora, perché comprarlo?