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    Milan, punizione severa al Bologna e segnale al campionato: se vinci partite così, puoi vincere anche lo scudetto

    Milan, punizione severa al Bologna e segnale al campionato: se vinci partite così, puoi vincere anche lo scudetto

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Ultimo in Europa, ma primo in Italia. In attesa di sapere se il Napoli oggi lo scavalcherà di nuovo, il Milan festeggia con un sofferto 4-2 sul Bologna le 100 partite di Pioli sulla panchina rossonera. Per la serie “tutto è bene ciò che finisce bene” alla fine contano soltanto i tre punti e di riflesso i segnali positivi di una stagione in cui può davvero arrivare lo scudetto, se si vincono due partite consecutive che sembravano compromesse e stavolta senza torti arbitrali come in Champions. Il Milan non ruba nulla, sia chiaro, ma dopo aver rimontato da 0-2 a 3-2 contro il Verona, questo secondo successo con il brivido è frutto non soltanto dei meriti di Calabria e compagni, ma anche delle circostanze favorevoli. Il Bologna, infatti, merita più applausi del Milan, perché gioca oltre metà del primo tempo con uomo in meno per l’espulsione di Soumaoro. Eppure, dopo essere andato al riposo sullo 0-2, punito da Leao e Calabria, all’inizio della ripresa si porta sul 2-2 grazie a un’autorete di Ibrahimovic e a un gol di Barrow. E soltanto quando il Bologna rimane addirittura in nove per la seconda espulsione di Soriano, il Milan riesce a vincere nel finale, grazie a Bennacer che scaccia i fantasmi di un umiliante pareggio e Ibrahimovic che firma il definitivo 4-2 senza però cancellare la sua insufficiente partita, a prescindere dal clamoroso autogol.
     
    SBLOCCA LEAO - Pioli, infatti, per la prima volta tiene in campo lo svedese, che non partiva titolare dal 9 maggio quando si infortunò contro la Juventus, dall’inizio alla fine e con lui si rivede Castillejo, protagonista nella rimonta di una settimana fa contro il Verona. Mancano ancora cinque titolari, Maignan, Theo Hernandez, Kessie, Diaz e Rebic, ma nessuno se ne accorge perché il Milan gioca a memoria grazie al suo collaudato 4-2-3-1 in cui Ballo-Tourè si piazza a sinistra in linea con Calabria, Kjaer e Tomori, mentre Bennacer e Tonali sono alle spalle del trio Castillejo-Krunic-Leao a supporto di Ibrahimovic. I rossoneri rischiano soltanto quando Hickey prova a spaventare Tatarusanu di testa, ma poi al primo vero affondo trovano il gol che sblocca la partita, grazie a un passaggio in profondità di Ibrahimovic che fa volare Leao sulla sinistra, bravo a scaricare un perfetto diagonale, deviato da Medel che così beffa Skorupski. E’ soltanto il 16’ e la partita è ancora lunga, ma potrebbe finire dopo 4’, quando Soumaoro atterra Krunic, confermato come vice-Diaz, lanciato verso la porta ma ancora fuori area. Comunque è una chiara occasione da gol e il difensore rossoblù viene giustamente espulso da Valeri.
     
    RADDOPPIA CALABRIA - Con un uomo in meno per oltre un’ora, Mihajlovic arretra De Silvestri sulla destra in linea con Medel, Theate e Hickey in una nuova difesa a quattro, alle spalle di tre centrocampisti, Soriano, Dominguez e Svanberg, lasciando Barrow a supporto di Arnautovic. La correzione, però, serve a poco, perché il Bologna appare sfiduciato e nervoso, soprattutto con Arnautovic che si fa ammonire per proteste dopo essere stato anticipato in uscita da Tatarusanu. E’ l’unico teorico tentativo di rimonta dei rossoblù, che subiscono il secondo gol quando su un bel cross di Ballo-Tourè dalla sinistra, Skorupski smanaccia come può e Calabria, dopo un tentativo fallito di Castillejo, trova il gran tiro del raddoppio.
     
    IBRA REGALA -  Lo spagnolo, però, si infortuna alla fine del primo tempo e così Saelemaekers ritrova il suo posto da titolare nella ripresa, mentre Bakayoko rileva Tonali già ammonito e quindi risparmiato per la gara di martedì contro Il Torino. Con due gol e un uomo in più, il Milan sembra avviato verso un facile successo e invece nel giro di 120 secondi si ha la conferma che nel calcio non c’è nulla di scontato. Su un calcio d’angolo battuto da Barrow, infatti, Ibrahimovic devia di testa alle spalle di Tatarusanu firmando uno storico autogol. E subito dopo, approfittando dello sbandamento psicologico del Milan, Soriano smarca Barrow che vola in velocità sulla destra dove non ci sono né Leao, né Ballo-Touré e batte con un bel diagonale Tatarusanu. Dal 2-0 al 2-2, la squadra di Mihajlovic completa così un autentico capolavoro, scartando volentieri i regali del Milan.  
     
    BOLOGNA IN NOVE - Nel suo momento migliore, però, il Bologna si complica nuovamente la vita, perché Soriano entra male su Ballo-Tourè. L’arbitro Chiffi al Var invita il suo collega Valeri a osservare le immagini del video che lo convincono a espellere il capitano rossoblù. E così il Bologna è in nove contro undici nell’ultima mezz’ora. Pioli per cercare di vincere inserisce Giroud, ma invece di togliere il deludente Ibrahimovic fa uscire Krunic. Mihajlovic per salvare il salvabile, cioè un pareggio da applausi, ne cambia tre contemporaneamente, uno per reparto: fuori Hickey, Dominguez e Barrow e dentro Dijks, Schouten e Binks.   
     
    ASSEDIO MILAN - Ormai non ci sono più schemi, ma soltanto intensità da parte del Milan e cuore da parte del Bologna, costretto a subire gli assalti, per la verità disordinati, dei rossoneri. Passano più di 10’, però, prima che la nuova doppia superiorità numerica consenta agli uomini di Pioli di rendersi pericolosi. Giroud si dimostra subito più incisivo di Ibrahimovic ma il suo bel colpo di testa viene deviato da Skorupski che si allunga benissimo sulla sinistra. Nemmeno questo brivido scuote il Bologna che riesce a sfiorare il gol con Arnautovic, esaltando i riflessi di Tatarusanu bravissimo a respingere il suo tiro ravvicinato. A forza di insistere, però, il Milan trova il gol con Bennacer che si inventa una perfetta deviazione al volo dalla lunetta. Potrebbe bastare così, ma Bennacer torna suggeritore e allunga a Ibrahimovic il pallone che lo svedese finalmente addomestica bene e scarica ancora meglio in rete, per il 4-2 finale. Una punizione fin troppo severa per un eroico Bologna, ma soprattutto un chiaro segnale al campionato. Perché se si riesce a vincere partite così, si può anche vincere lo scudetto.

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    IL TABELLINO:

    Bologna-Milan 2-4 (primo tempo 0-2) 


    Marcatori: 16’ pt Leao (M), 35’ pt Calabria (M), 4’ st (aut.) Ibrahimovic (M), 7’ st Barrow (B), 39’ st Bennacer (M), 45’ st Ibrahimovic (M). 

    Assist: 7’ st Soriano (B), 45' st Bennacer (M). 
     
    Bologna (3-4-2-1): Skorupski; Medel (42’ st Orsolini), Soumaoro, Theate; De Silvestri, Dominguez (18’ st Schouten), Svanberg, Hickey (18’ st Dijks); Soriano, Barrow (18’ st Binks); Arnautovic (38’ st Santander). All. Mihajlovic. 

    Milan (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Ballo-Tourè (40’ st Kalulu); Tonali (1’ st Bakayoko), Bennacer; Castillejo (1’ st Saelemaekers), Krunic (15’ st Giroud), Rafael Leao; Ibrahimovic (38’ st Santander). All. Pioli. 

    Arbitro: Valeri di Roma. 

    Ammoniti: 34’ pt Arnautovic (B), 46’ pt Tonali (M), 16’ st Calabria (M), 22’ st Saelemaekers (M). 

    Espulsi: 21’ pt Soumaoro (B), 14’ st Soriano (B).

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