E POI ARRIVA LOFTUS
Sfide, quelle contro Parma e Lazio, che hanno visto Ruben Loftus-Cheek protagonista in quella zona del campo, una scelta del tutto simile a quella presa dallo stesso Stefano Pioli nell’ultima annata. Chiaro che un giocatore della composizione fisica dell’ex Chelsea abbia bisogno di maggior tempo per entrare nella condizione ideale per dare il proprio apporto alla causa rossonera. Di tempo, però, non ce n’è ancora molto a disposizione, visto il pessimo avvio che ha visto il Milan registrare solo due punti in classifica in tre giornate. Il rendimento generale non è senz’altro sufficiente e, ora più che mai, serve definire una questione importante: chi sarà il riferimento prescelto (se ci sarà) per cucire le trame offensive e fare da collante tra centrocampo e attacco? Pulisic ha sì già giocato in quella zona, ma ha dimostrato di trovarsi più a suo agio come esterno, mentre Loftus-Cheek non è un rifinitore di primo pelo, è un corazziere, un compromesso che, più che dare spunti sulla trequarti, offre un’opzione in più per dare maggior peso in area di rigore. Quindi, oltre a continuare questo dualismo, si può risolvere l’enigma?