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Milan, prove di disgelo tra Ibrahimovic e Furlani: ecco come sarà il nuovo assetto interno
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VIAGGIO A NEW YORK - Il viaggio in America è servito a Furlani per confrontarsi con Cardinale su più aspetti: dallo Stadio alle linee strategiche per far crescere il brand nel mondo. Ma il focus principale è stato tutto sul riassetto interno: il CEO ha ottenuto il benestare a prendere le redini dell’operazione sul nuovo direttore sportivo e, di concerto, sul nuovo allenatore. Ibrahimovic fuori dai giochi quindi? Non proprio, lo svedese resta l’uomo di fiducia del patron di RedBird. I suoi occhi in Italia a tutto tondo, ma l’idea sarebbe quella di sgravarlo da compiti e responsabilità che spettano al direttore sportivo.

PROVE DI DISGELO - A Milano, da qualche giorno, è tornato il freddo. Al Milan invece provano a cambiare le temperature: Cardinale ha ricordato a Furlani di come quelli di Londra con Paratici, Berta e Tare siano stati solo degli incontri preliminari. E che comunque lo stesso Ibrahimovic lo aveva avvisato quando il CEO rossonero era in vacanza in montagna. Da capire se Zlatan accetterà di avere un peso minore sulle scelte sportive. Di sicuro non vuole più fungere da parafulmine su tutto, la sua esposizione mediatica sarà ridimensionata drasticamente. Già nel corso di questa settimana sono previsti confronti per la scelta del Ds: l’ultima parola sarà di Furlani ma Zlatan non è tagliato fuori. Discorso a parte merita la situazione del Milan Futuro: il progetto fin qui ha portato più dolori che gioie e all’investimento iniziale di 12 milioni se ne sono aggiunti 2 di extra budget sul mercato di gennaio. Il club conta ancora di riuscire a salvare la categoria, poi saranno fatte delle valutazioni profonde a 360 gradi anche sulle responsabilità.
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Commenti
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Cacciarono Maldini, e subito dopo Tonali... Quel giorno io scrissi dappertutto AC Milan RIP.... E...