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    Milan, Pioli: “Theo Hernandez non si è allenato, farò rotazioni. Ultimi giorni a Milanello? Cerco di non pensarci”

    Milan, Pioli: “Theo Hernandez non si è allenato, farò rotazioni. Ultimi giorni a Milanello? Cerco di non pensarci”

    • Daniele Longo
    Stefano Pioli presenta la sfida tra Torino e Milan, 37esima giornata di campionato, in programma domani sera alle ore 20:45 nella consueta conferenza stampa della vigilia a Milanello: 

    Come si motivano i giocatori ad obiettivi raggiunti?
    "È stata una buona settimana finalmente, perché non vincevamo da tanto tempo... Siamo più sereni e credo che la serenità ci possa aiutare a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato".

    Che tipo di Milan vedremo?
    "Oggi non si è allenato Theo che ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Se riuscirò, farò giocare tutti in queste ultime due partite".

    Come vive quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni a Milanello?
    "Chi? Giroud e Kjaer? (ride, ndr). Cerco di non pensarci. Poi mi incontrerò col club a fine stagione, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di essere concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole".

    Come commenta la vicenda Allegri?
    "È sempre difficile giudicare da lontano. Allegri ha vinto tantissimo, è un grande allenatore. Sappiamo che per il ruolo che abbiamo dobbiamo gestire certi tipi di aspettative e di pressioni. Poi sono sempre esagerate tutte le cose nel nostro ambiente, i complimenti come le critiche".

    Un voto a lei e alla squadra?
    "No. Abbiamo fatto sicuramente un campionato migliore dell'anno scorso, ma una Europa peggiore dell'anno scorso".

    Si sente protetto dai suoi dirigenti?
    "Col Club ho sempre avuto un gran rapporto e sarà così fino alla fine, poi ognuno fa quello che deve fare".

    Favorevole al VAR a chiamata?
    "Io sono per giocare di più. Avere altre interruzioni non so se sia la strada migliore...".

    Possibile che con quasi 100 gol in stagione non si possa vincere qualcosa?
    "C'è chi ne ha fatti più di noi, ma anche e soprattutto chi ne ha presi meno di noi".

    Pensi di aver esaurito dopo 5 anni la tua carica propulsiva al Milan? Massaro ha detto che 'se si prende un allenatore con incognito, tanto vale tenere Pioli'...
    "Se Massaro voleva fare un complimento... Non è corretto il ragionamento: 'Tanto vale tenere Pioli'. Ma: 'È giusto tenere Pioli perché...'. Non commento".

    Non farti ammonire domani... (Pioli è diffidato, ndr)
    "Eh questa me la sono segnata. Abbiate pazienza, avete aspettato fino ad ora rompendo le scatole parlando del futuro. Aspettate un'altra settimana".

    Questa squadra ha un futuro?
    "Non dovete farle a me queste domande. Giroud giocherà l'ultima partita, non domani dall'inizio: mi auguro possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e avuto con i giocatori è veramente profondo, che va anche al di là di ciò che abbiamo fatto o non fatto... Non posso che essere grato e felice. Io faccio questo lavoro qua per emozionarmi e io mi sono emozionato qua; questo va al di là di qualsiasi risultato, di qualsiasi critica, di qualsiasi gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori".

    Giroud lascerà il Milan...
    "Lui, Kjaer, Ibrahimovic sono stati molto importanti con me e con i loro compagni. Poi nel frattempo tanti loro compagni sono cresciuti e avranno il compito di prendersi le responsabilità e di fare da traino".

    Cosa ne pensi di Giroud?
    "Abbiamo vinto quello Scudetto perché tutti hanno fatto il massimo. Dovrei dire tante cose, fare tanti elogi su quell'anno... Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti si sono espressi al massimo, alcuni anche al di sopra delle loro potenzialità. Si era creata una magia tra di noi, con l'ambiente, con i tifosi, poi siamo stati premiati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Zlatan sono legato nel modo più assoluto".

    In cosa possono migliorare i suoi giocatori?
    "I nuovi hanno qualità importanti e possono fare anche di più, anzi: sicuramente faranno di più. L'anno scorso, quando ci siamo applauditi insieme per il secondo posto in palestra, ho chiesto ai ragazzi la classifica nella loro squadra dell'anno scorso e nessuno, a parte Okafor, avevano raggiunto un livello così alto. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma non per mancata disponibilità, compattezza. Per questo voglio premiare tutti in queste ultime due partite. Non posso che essere grato a questo gruppo".

    Come mai il Torino balla sempre al decimo posto?
    "Ci sono squadre di un livello molto alto, quindi per quelle squadre come il Torino è difficile star dentro. Dalla Champions quest'anno va fuori qualcuno di grosso eh. Per il Torino non è facile superare quelle squadre lì. Juric lo stimo tanto ed è difficile giocare contro di lui. Poi il Torino ha un blasone e una storia che per l'ambiente sia difficile accettare stagioni di medio livello".

    30 anni fa il Milan vinse la Coppa dei Campioni... Lei dov'era?
    "Ero a Firenze, c'era l'amichevole Fiorentina-Milan con Capello che disse che aveva capito chi far giocare e chi no. Io giocavo nella Fiorentina. Mi ricordo benissimo la partita: un Milan stratosferico. Mi ricordo benissimo le frasi di Capello...".

    Può vincere il Milan la Champions League nei prossimi anni?
    "È difficile. Io credo che il Milan ce la possa fare, anche se il livello è molto alto. Quest'anno, però, abbiamo avuto un esempio chiaro: il Dortmund è quinto a 25 punti dal Leverkusen ed è in finale, anche se il Real è favorito. Ora Ancelotti si toccherà (ride, ndr). Noi dobbiamo fare l'altro scalino".

    Ha pensato allo 0-7 di tre anni fa a Torino?
    "Non è nella mia testa ancora riavvolgere tutto il nastro..."

    Ha ripensato alla Roma?
    "I rimpianti ci sono sempre. La squadra ha dato il massimo, però in quelle due partite con la Roma la squadra non è riuscita ad esprimersi come può".

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