Calciomercato.com

  • Getty Images
    Pioli: 'De Ketelaere può cambiare ruolo. Leao? Ha margini, ma li esplori con noi'

    Pioli: 'De Ketelaere può cambiare ruolo. Leao? Ha margini, ma li esplori con noi'

    • Redazione CM
    L'allenatore del MIlan Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista a Sky. Ve ne riportiamo i passaggi più significativi: 

    "Sono stati dieci giorni molto importanti. Dopo una sosta di 17-18 giorni, avevamo ripreso a lavorare a Milanello, dove abbiamo insistito un po' di più sul volume del lavoro. Questo periodo invece ci è servito per rivederci, per stare insieme ed avere dei focus su alcune situazioni di gioco sulle quali abbiamo lavorato. Ci siamo dati un obiettivo per cercare di ripartire su certe situazioni in maniera ancora più chiara e precisa, quindi è stato un momento di lavoro nel quale abbiamo ritrovato i nostri ritmi giocando partite difficili, che ci hanno aiutato".

    CAMPIONATO-CHAMPIONS - "Il campionato lo vince chi lo merita, in Champions invece servono qualità e anche fortuna, che ti aiuta in certi episodi. È la nostra casa e, se alleni il Milan, non puoi non pensare che l'obiettivo sia quello di tornare protagonisti proprio lì". 

    DE KETELAERE - "Continuo a pensare che stiamo facendo tutti delle valutazioni troppo affrettate: il nostro è un gruppo in cui tutti siamo a disposizione per cercare di far capire le situazioni e per cercare aiutare dei giocatori che hanno bisogno di tempo per inserirsi e per capire le cose. Starà a me adesso aspettarlo e capire quando accelerare. Spesso le apparenze possono ingannare: lui è un ragazzo semplice, sereno, ma chiaramente non può essere immune da certe pressioni. Le pressioni che sta vivendo qua probabilmente nel suo vecchio club non le aveva, ma anche questo fa parte del percorso di crescita, soprattutto mentale, di un giocatore. Ad un giocatore giovane serve sempre una crescita prima mentale e poi tecnica. Io posso solamente dire che vedo un ragazzo molto felice e molto sereno. Di punta? Ci può stare, anche pensando alle prossime partite, quando incontreremo difese a schierate a cinque".  

    LEAO - "Era inaspettato che venisse qui a salutarci e questo ci ha fatto molto piacere, testimonia che i ragazzi stanno bene insieme. Abbiamo un gruppo variegato che più variegato non si può, arrivano da tutte le zone del mondo e hanno culture e abitudini diverse, ma hanno trovato il modo di stare bene insieme. Rafa è contento, disponibile e sereno, lo vedo molto positivo e finché vedo i miei giocatori così non posso che essere soddisfatto. È senza dubbio una cosa positiva per il nostro futuro. Rafa ha fatto un percorso di crescita incredibile, sempre con la mente in crescendo, ma ha ancora tante cose su cui può lavorare con ancora più qualità e intensità. Chiaramente farlo con noi, dove conosce tutte le situazioni, di sicuro lo può agevolare".

    GIROUD-HERNANDEZ - "Ho tifato per Olivier e Theo, so quanto possa essere importante per un giocatore vincere un Mondiale. Giroud l'aveva già vinto, per Theo era la prima vera grande esperienza internazionale con la sua Nazionale ed è chiaro che quando arrivi in finale ti rimane la delusione di non aver vinto, però ci siamo sentiti questa notte e loro devono essere orgogliosi del percorso che hanno fatto. Giroud ha dimostrato di essere quel campione che tutti quanto conosciamo, non solo dal punto di vita tecnico ma anche per lo spessore umano, mentre Theo ha dimostrato quello che io e Maldini continuiamo a dirgli da tempo, ovvero che può diventare e sta diventando il terzino sinistro più forte del mondo".

    IBRA -  "Credo che lui abbia un’intelligenza superiore e che si sia saputo calare in una realtà che non aveva mai vissuto prima. Quando Zlatan è arrivato, il Milan non era una squadra che si pensava potesse vincere il campionato. Lui ha avuto l’intelligenza di capire i modi e i tempi in cui intervenire, con durezza quando era il momento di essere duri ma anche con comprensione quando bisognava aiutare i compagni. Zlatan è solo positivo per noi. Lui non ha mai la pancia piena, questa è stata sempre la sua mentalità e la sua forza. Vuole sempre qualcosa in più da sé stesso e facendo così riesce sempre a pretendere qualcosa in più da chi gli sta vicino. Qualsiasi cosa farà, speriamo che tra poco possa tornare a giocare, cercherà di ottenere sempre il massimo e anche qualcosa in più perché è questa la sua mentalità. I campioni sono campioni nella testa, hanno l’ossessione di ottenere il massimo da qualsiasi cosa. Lui si sveglia la mattina per fare di tutto affinché possa ottenere il massimo dalla sua giornata in qualsiasi momento. Quando è focalizzato su una situazione, ci va dentro a cento all’ora e non si ferma fin quando non ha ottenuto il suo obiettivo".

    Poi alla Gazzetta dello Sport: "Mercato? So che ora cominceranno le domande sul tema ma i nostri acquisti saranno i giocatori che oggi sono infortunati e che recupereremo. Resto assolutamente convinto della qualità del nostro gruppo. E ripeto, al completo abbiamo le potenzialità per vincere ogni singola gara".

    Altre Notizie