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    Milan, Pioli: ‘So esattamente cosa faccio e perché, Lazio da dentro o fuori. Vogliamo arrivare ai livelli del City’

    Milan, Pioli: ‘So esattamente cosa faccio e perché, Lazio da dentro o fuori. Vogliamo arrivare ai livelli del City’

    • Redazione CM
    Dopo i due pareggi di fila contro Roma e Cremonese, il Milan ha assolutamente bisogno di tornare a vincere prima dell'EuroDerby d’andata in Champions League contro l’Inter: domani, alle ore 15:00, i rossoneri ospiteranno a San Siro la Lazio, per la sfida valida per la 34esima giornata del campionato di Serie A.

    Stefano Pioli, in conferenza stampa, ha presentato così il match.

    Cosa ha pensato nel veder festeggiare il Napoli?
    "È un passaggio di consegne ad una squadra fortissima, al quale vanno i nostri complimenti. Hanno dimostrato di essere la squadra più forte, l'hanno meritato, complimenti a Spalletti, ai giocatori e alla società. Vedendo i festeggiamenti abbiamo pensato all'anno scorso... Speriamo di ripeterci in futuro".

    Perché si fatica con le piccole?
    "Non è una coincidenza. Dal Napoli in poi la squadra ha dominato le partite più di quanto lo faceva prima, ma abbiamo ottenuto solo 2 vittorie e 4 pareggi, ma bisognava invertire i risultati per come abbiamo controllato le gare. Se non siamo riusciti a vincere significa che c'è mancato qualcosa nell'area avversaria. Mi auguro che domani controlleremo le partite e che saremo più concreti ed efficaci in zona gol".

    È l'ultimo treno Champions?
    "Certo che la squadra è consapevole dei jolly che abbiamo buttato via e che non possiamo buttarne via degli altri. È quasi da dentro o fuori domani. Dobbiamo fare tanti punti da qui alla fine e domani è molto importante".

    Rimpianti per le scelte?
    "So quello che faccio e perché lo faccio, so assumermi la responsabilità. Non c'è un Milan 1 o Milan 2. Non è mancata la prestazione, ma il risultato finale vincente".

    Cosa rispondi a chi critica il Milan?
    "Non devo rispondermi bene, so che stiamo bene e che ci crediamo. Abbiamo lavorato su certe situazioni: 16 vittorie totali, 12 volte eravamo in vantaggio. È inevitabile che dobbiamo essere più precisi e determinati nelle situazioni finali. Sono molto fiducioso e lo sono anche i miei giocatori".

    Hai ricevuto messaggi della proprietà?
    "Non c'è bisogno, ci sono vicini sempre. Sappiamo che questo è il mese decisivo".

    Come mai dei nuovi arrivati tutti, tranne Thiaw, hanno trovato poco spazio?
    "Hanno le qualità per essere giocatori importanti. Possiamo fare di più".

    Si deve entrare in campo con positività?
    "La squadra sta bene, non è preoccupata, non ha timore, non ha paura, non è affranta, ma è concentrata e determinata. Noi dipendiamo dai risultati: sorridiamo se vinciamo, non siamo felici perché abbiamo aspettative alte".

    Si è arreso su De Ketelaere?
    "Non si deve arrendere il giocatore e non lo sta facendo: fin quando vedrò disponibilità credo in lui. Tutti i giocatori devono sfruttare al massimo le occasioni; se ci sarà occasione troverà spazio".

    Perché non è entrato Rebic?
    "Ho scelto altre caratteristiche. Faccio le formazioni per cercare di vincere le partite, quindi scelgo ciò che sento e ciò che vedo in base alla strategia della partita".

    Cosa è andato storto?
    "Ogni stagione fa storia a sé. L'anno scorso abbiamo vinto un campionato eccezionale, siamo partiti con la volontà di rivincerlo ancora. L'anno scorso abbiamo fatto il salto quando siamo usciti dalla Champions, mentre quest'anno in Europa stiamo facendo cose eccezionali. Poi il periodo a gennaio non ci ha permesso di lottare per lo Scudetto. Solo il City tra le capoliste europee può ancora vincere Champions e campionato, noi non siamo a quei livelli lì ma ci stiamo lavorando".

    I cambi domenica non hanno aiutato?
    "Io penso positivo. Con la Cremonese i cambi hanno peggiorato la partita perché abbiamo preso posizioni diverse. Il primo tempo mi è piaciuto, nel secondo ci siamo innervositi".

    Cosa ne pensa delle parole di Giannis Antetokoumpo?
    "Mi è piaciuto tantissimo come si è posto, proprio il modo di dire certe cose mi è piaciuto. Sono completamente d'accordo a metà... È chiaro che può vincere solo uno e parlare solo di fallimento è pesante. Poi se non vinci... Dipendi dall'obiettivo iniziale: se parti per vincere e non vinci è deludente, poi non è un fallimento. Ma mi è piaciuto come l'ha detto... Le delusioni e lo sconfitte servono per diventare più forti nel futuro".

    Mancano i gol?
    "Con tutte le occasioni che creiamo ogni partita non possiamo non segnare di più!".

    Perché non i titolari subito?
    "Perché faccio le mie valutazioni e perché ero convinto che fossero le scelte giuste".

    La Champions va gustata?
    "I tifosi sono tutti entusiasti di questo... non è un traguardo, sappiamo quale sia il traguardo... Ma non è che si possono giocare tutti gli anni le semifinali di Champions. Sarà un appuntamento da vivere con entusiasmo e energia, è eccitante. Ma siamo consapevoli che in campionato bisogna far meglio. Tutti i tifosi che incontro pensano cose positive".

    Come si gestisce la squadra?
    "Pensando alla Lazio, l'altra arriverà, ci sarà tempo per farci trovare pronti. C'è concentrazione massima per domani. Giochiamo contro la seconda in classifica che ha preso slancio dall'uscita dalle coppe".

    Lazio molto forte sulle fasce...
    "La Lazio è forte molto centralmente, poi da lì vanno sull'esterno. È una squadra completa. Bisogna essere molto compatti in fase difensiva".

    Il risultato con la Lazio influenzerà l'andata del derby?
    "No, nel modo più assoluto. La Champions è una cosa a parte".

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