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    Milan, Pioli: 'Scudetto? Ci crediamo perché siamo forti. Ibra farà la scelta migliore e noi saremo con lui'

    Milan, Pioli: 'Scudetto? Ci crediamo perché siamo forti. Ibra farà la scelta migliore e noi saremo con lui'

    • Daniele Longo
    Il Milan deve ripartire già a partire dalla sfida di domani sera a San Siro contro il Genoa. Non sono più ammessi passi falsi nella corsa allo scudetto, Stefano Pioli presenta la sfida in conferenza stampa a Milanello.
     
    SUI 65MILA DI SAN SIRO: "I tifosi sono la nostra arma in più, dobbiamo sfruttarla per fare bene da qui alla fine".
     
    SULL’UMORE DELLA SQUADRA: "Noi giochiamo sempre per vincere e quando non ci riusciamo siamo delusi. Ma il giorno dopo la delusione si deve trasformare in concentrazione in vista della prossima partita. Ho visto una squadra convinta, sappiamo di dover fare qualcosa in più nelle nostre prestazioni".
     
    BOLLETTINO INFORTUNATI: "Ibra sarà fuori una settimana, dieci giorni. Speriamo di riaverlo per il finale di stagione. Rispetto a Torino recuperiamo Rebic e Bennacer, possono giocare anche dall'inizio o essere utili a partita in corso".
     
     
    SULLE PAROLE DI CALABRIA SULLO SCUDETTO E LEÃO INGABBIATO: "La squadra non ci sta credendo solo perché Calabria l'ha detto ieri, ma per come sta giocando. Gioca un calcio energico, in cui cerca di dominare le partite e crea di più degli avversari. È giusto crederci perché siamo forti, siamo stati davanti a tutti per tanto tempo e non per fortuna. Non stiamo non vincendo per sfortuna, ma dobbiamo metterci di più. Però siamo forti e tutti insieme possiamo dare il massimo. Ci crediamo fino all'ultimo. La squadra ha il rossonero dentro e vuole provarci. Se siamo in lotta per vincere Scudetto e Coppa Italia significa che tutti hanno dato il meglio, se Rafael Leao viene conosciuto è perché è forte. La marcatura ci sta, penso che lui sia un nostro fattore importante e dobbiamo sfruttarlo".
     
    SUL FATTO CHE NON DIPENDE SOLO DAL MILAN: "Non cambia niente. Lo dicevo non per la classifica, ma per il nostro gioco. Dobbiamo vincere le partite e alla fine faremo i conti. Mancano sei partite, dobbiamo fare più punti possibili e abbiamo le qualità per farli".
     
    SUI FISCHI A KESSIE: "Kessie sta bene ed è motivato. I tifosi sono con noi e saranno con noi".
     
    SU COME DESCRIVEREBBE LA STAGIONE: "È ancora parziale. Non è il momento di fare bilanci, so benissimo come andrebbero le cose se raggiungiamo o no gli obiettivi. I bilanci si fanno alla fine, ora sono chiacchiere. Noi dobbiamo rimanere concentrati".
     
    SE IL MILAN É MIGLIORATO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: "Bisogna passare da competitivi a vincenti: è questo lo step da fare".
     
    SU IBRAHIMOVIC: "I problemi fisici ci sono per tutti. Lui ne ha avuti diversi e ora è alle prese con il ginocchio. Purtroppo è andata così, speriamo di averlo nelle ultime partite. In merito al suo futuro, sono certo che farà la scelta migliore. E noi saremo con lui qualsiasi cosa sceglierà".
     
    SU CASTILLEJO: "Oggi ha avuto un problema alla caviglia e quindi domani ci sarà".
     
     
    SUL PIANO B SENZA IBRAHIMOVIC: "Per ogni partita abbiamo un piano A e un piano B con cose diverse".
     
    SUL GENOA: "Quando prepariamo le partite studiamo bene gli avversari. A parte l'ultima partita, è una squadra che difende bene, gioca un calcio semplice ed efficace. Ci siamo preparati per avere delle situazioni per avere dei vantaggi"
     
    SE SAELEMAEKERS PUÒ FARE IL TERZINO: "È una soluzione più a partita in corso che dall'inizio. Le assenze di Kjaer, Florenzi e Ibrahimovic sono importanti: sanno come si affrontano questi momenti. Io, però, confido tanto nella mentalità dei miei giocatori. Sappiamo tutti che dobbiamo fare qualcosina in più".
     
    SE I POCHI GOL POSSONO ESSERE UNA CARTA VINCENTE: "Deve essere decisiva, ma ovviamente deve essere accompagnata da una fase offensiva e realizzati più efficace".
     
    CHI STA GIOCANDO MEGLIO TRA LE 3 PRETENDENTI ALLO SCUDETTO: "Tutte hanno motivazioni altissime. Secondo me noi stiamo giocando bene, poi si giudicano i risultati com'è giusto che sia. Non sto guardando gli altri con così tanta attenzione".
     
    SE SI PUÒ ALZARE L’ASTICELLA A 84 PUNTI: "Pensiamo a vincere la partita di domani. Abbiamo le qualità per farlo. Riprendiamo a vincere, poi i conti li faremo alla fine".
     
    SUI POCHI GOL: "Quando le squadre si chiudono è difficile per tutti. Se poi non la sblocchi diventa ancora più difficile. E' un discorso che vale più per la partita contro il Bologna che contro il Torino. Noi abbiamo migliorato baricentro, supremazia territoriale, occasioni create che tiri effettuati, ma non abbiamo ancora trovato quella lucidità e quella precisione per sbloccare le partite e provare a chiuderle in transizione, in cui siamo molto forti".
     
    SUL CALO DI DÍAZ: "Ha avuto un calo di condizione, è normale in una stagione così lunga. Anche dopo il Covid ha fatto alcune buone partite. Brahim è un giocatore di qualità che sarà importante da qui alla fine".
     
    SU QUANTO VI MANCA IBRAHIMOVIC: "Averlo o non averlo fa la differenza, soprattutto nelle gare in casa in cui ci sono meno spazi e quindi sei costretto a giocare tanti palloni in area. Ma abbiamo anche altri giocatori di qualità. Speriamo di riavere presto Ibra in campo".
     

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