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    Milan, Pioli: 'Non so se c'è qualcuno più forte di noi. Brahim? L'anno scorso giocavamo con un centrocampista...'

    Milan, Pioli: 'Non so se c'è qualcuno più forte di noi. Brahim? L'anno scorso giocavamo con un centrocampista...'

    Stefano Pioli, allenatore del Milan, parla in tv dopo la vittoria sulla Venezia: "I 5 cambi sono giusti, ed è chiaro che bisogna stare ancora più attenti. Ho la fortuna di avere giocatori molto forti, molto disponibili. La squadra mi è piaciuta, abbiamo creato, poi se non segni gli avversari prendono fiducia e si chiudono maggiormente. Mi porto tutto, consapevolezza e qualità della rosa. Dispiace non avere tutti, gli avessi avuti tutti avrei fatto anche più cambi. Presto ci saremo tutti e saremo ancora più forti. Brahim Diaz? Ha sempre creduto nelle sue qualità, ha avuto bisogno, come tutti i ragazzi, di ambientamento, di tempo, con delle nuove richieste. L'anno scorso giocavamo con un trequarti centrocampista, lui è puro, di tocco, offensivo. E sta lavorando per la squadra. E' un ragazzo che è tornato con grande piacere, felice si stia togliendo le giuste soddisfazioni". 

    LA FASE DIFENSIVA - "Credo che se davanti lavorano bene, per i difensori forti è più facile leggere le traiettorie e vincere i duelli. Le corse di Brahim e Leao, mi piacciono... è bello, la squadra deve essere attiva in tutte e due le fasi".

    SU LEAO - "Credetemi che la cosa più bella è stata ritrovare i giocatori l'8 luglio più consapevoli e migliorati. E Rafa è uno di questi. Parliamo di ragazzi di 20 anni, è normale che sia così, con alti e bassi; il campionato italiano è complicato dal punto di vista tattico. Lui, Brahim, Krunic sono giocatori molto, molto più forti rispetto a un anno fa. Leao può farci vincere qualsiasi partita. Ci aspettiamo gol, assist, giocate decisive, può saltare chiunque". 

    SU TONALI - "Parlo sempre coi miei giocatori, parliamo di calcio, di interpretazioni. E' fantastico, ha quantità, qualità, intelligenza: questo è un punto di partenza, ci sono tante piccolo tappe da superare". 

    LE ALTRE - "Squadre con una rosa superiore? Difficile comparare le rose, c'è chi è più esperto, chi ha vinto di più, questo può essere un limite ma anche una motivazione. Ho una rosa più forte, ringrazio la società: Bakayoko, Messias, Ibra e Giroud, praticamente non gli ho ancora avuti. La rosa deve essere così, ho tanti titolari. Mi piace sentire i miei giocatori che vogliono vincere, è giusto così: siamo il Milan. Non so se c'è qualcuno più forte di noi". 

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