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Milan, Pioli: 'Stagione da buttare? I giudizi si danno alla fine. Sul mio futuro...'
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Che squadra è lo Slavia Praga: "È una squadra molto intensa, corre tanto e bene. Molto diretta, con tre giocatori offensivi vicini. Predilige il possesso, ma anche la profondità. Va subito sugli attaccanti, fisici e veloci. Ha una buona qualità della rosa e il loro allenatore è molto bravo perché cambia sempre 5/6 giocatori e mantiene sempre alto il livello. Da tanti anni è lì e due volte sono arrivati ai quarti".
Se il blasone del Milan può condizionare domani: "Il blasone non scende in campo. Dobbiamo far pesare la forza e l'ambiente, oltre che la qualità".
Su Adli che aveva parlato sempre bene di Pioli anche quando non giocava: "Io cerco di essere chiaro e diretto con i giocatori, oltre che corretto. Sapendo che poi devo prendere decisioni. Provo a essere vicino a loro, poi metto davanti il bene della squadra e le mie idee".
Se chi ha giocato poco deve dimostrare di essere da Milan: "Sarà un periodo chiave e tutti dobbiamo dimostrare di essere di alto livello. Non è facile essere competitivi in due competizioni. È un'occasione per tutti. Sono orgoglioso di allenare un gruppo forte e giocatori che danno sempre il massimo".
Se Leao ha un'attitudine europea visto che segna di più: "Bisogna battere sempre sullo stesso tasto. Ha le qualità per essere determinante. Se non segna tante volte fa segnare o è stato una spina nel fianco. Deve pensare di poter essere sempre decisivo".
Come giudica la percezione che se il Milan non vince la coppa sia una stagione da buttare: "I giudizi vanno dati a fine stagione".
Quanto è bello avere l'imbarazzo della scelta in difesa e come ha visto Pulisic dopo le critiche: "Un bene per tutti noi poter fare scelte, abbiamo tanti impegni. Cercherò di sfruttare il potenziale. Avremo più difensori. Pulisic non deve essere difeso o tutelato, la storia parla per lui. Ha una storia troppo alto rispetto a queste cose. Ormai i social sono uno sfogo di maleducazione e insulti. Ha tutto il nostro sostegno".
La qualità grazie alla quale il Milan può arrivare fino in fondo: "La qualità dei giocatori. Che hanno dimostrato di aver fatto passi avanti giganteschi rispetto a quattro anni fa. Non siamo più quella squadra".
Sull'altalena di prestazioni: "Non credo sia così nell'ultimo periodo. Abbiamo sbagliato solo la partita di Monza, molto strana. Per il resto nell'ultimo periodo sempre prestazioni di un certo livello".
Col PSG ai quarti di Champions aumentano i rimpianti dopo la vittoria o dà fiducia: "Purtroppo la Champions non fa parte del nostro presente. Ci sono sfuggiti dettagli, non prestazioni. Ora dobbiamo pensare a domani e pensare ad andare più avanti possibile. Possiamo vincere e siamo il Milan".
Ora il Milan è il terzo favorito per le opinioni, se qualificarsi alla Champions può aiutare a dedicarcisi totalmente: "Noi dobbiamo pensare di poterla vincere. Poi bisogna essere bravi a passare il turno. Non è la giusta mentalità guardare troppo avanti. Affrontiamo un'avversaria che ha perso solo una volta. Dobbiamo sfruttare il fattore casalingo domani, ma poi c'è un turno alla volta. Poi possiamo pensare di arrivare fino in fondo".
Che effetto può avere sul suo futuro vincere questo titolo e sui possibili fondi arabi al Milan: "Non so rispondere a nessuna delle due domande".
Sulla squadra immersa nel lavoro e nel silenzio: "Siamo usciti bene dalla partita di Roma, non abbiamo giocato bene tecnicamente, ma molto mentalmente. La squadra sta bene e sa che è un momento decisivo".