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    Milan, Pioli: 'Io non ho paura. Cardinale? Non ci siamo sentiti. Su Ibra a Miami…'

    Milan, Pioli: 'Io non ho paura. Cardinale? Non ci siamo sentiti. Su Ibra a Miami…'

    • Daniele Longo
    Stefano Pioli, allenatore del Milan, presenta la gara contro il Sassuolo in programma domani a San Siro nella consueta conferenza stampa della vigilia.

    Qual è il vostro difetto? - "Il nostro difetto è che non abbiamo avuto continuità. I nuovi sono giocatori forti, poi è normale che ci vuole del tempo ad adattarsi al campionato italiano. Non è il campionato più bello, ma è certamente il più complicato a livello tattico e di pressioni. La nostra difficoltà è che siamo discontinui anche all'interno della stessa partita. Siamo concentrati per risolvere questa difficoltà". 

    Bennacer e Chukwueze ci saranno contro il Cagliari? - "So che stanno parlando. La speranza c'è, ma la certezza non c'è. Stanno trattando". 

    Come mai avete subito così tanti gol? - "Perché non siamo stati compatti. Dobbiamo fare meglio". 

    Giroud non segna a San Siro in campionato da agosto... - "Essendo un attaccante la mancanza del gol non gli fa bene". 

    Su una partita che ha fatto rompere l’incantesimo - "Abbiamo alzato le nostre aspettative. Cinque anni fa il terzo posto in classifica sarebbe stato accolto con felicità, ora invece non va bene. Le aspettative più alte le hanno create non solo i tifosi, ma anche il gioco della squadra". 

    Sul Sassuolo - "E' una squadra che fa tanti gol, ma ne subisce anche tanti. Dobbiamo stare attenti a Berardi e Laurentié. Dobbiamo approfittare delle loro difficoltà difensive". 

    Se alcuni leader devono fare di più - "Non si può dire perché è sbagliato parlare di società, allenatore e giocatori come entità suddivisa. Noi siamo un gruppo di lavoro insieme. Cerchiamo di migliorare, sappiamo che non stiamo rendendo, ma stiamo insieme e lavoriamo insieme. Leao arriva da un infortunio, voi pensate sia normale star fuori un mese, ma non è così. Rafa soprattutto, che ha bisogno di strappi. Theo sta dando una disponibilità a giocare in ruolo non suo, ma tutti possiamo far meglio".

    Theo e Leao però... - "Rafa arriva da un infortunio. Voi pensare che il percorso sia normale dopo un infortunio, ma lui è uno di scatti, di allunghi... Theo sta dando una disponibilità incredibile. Poi tutti possiamo far meglio".

    Se con questi infortuni c'è il pericolo che qualcuno non faccia lo scatto in più per paura e quali sono le cose positive viste nella squadra e quelle negative - "Dovreste vedere come si allenano i giocatori. Anche se poi non conta ciò che dico e come si allenano, bisogna dimostrarlo sul campo. I giocatori vogliono stare insieme e sono un gruppo compatto. Le cose positive è che creiamo tanto, ma dobbiamo sfruttarle meglio; negative che concediamo tanto".

    Se si è sentito con Zlatan Ibrahimovic - "Mi ha chiesto come andava la squadra, lo facciamo sempre da quando è tornato".

    La sua settimana, se sente sia decisiva e se ha sentito Cardinale - "No, non l'ho sentito. L'ho visto un mese fa qui l'ultima volta. Poi mi relaziono sempre con i dirigenti qui. L'ho vissuta lavorando, molto lavorando. Festeggiando il Natale con la famiglia, ma non penso al mio futuro. Penso sia sbagliato pensare al futuro in questo momento, ma non solo mio. Dobbiamo pensare al presente del Milan, dobbiamo vincere e ne abbiamo bisogno tutti".

    Su Ibrahimovic a Miami - "Dovete chiedere a lui, ma da ciò che so aveva già preso questo impegno, prima del ritorno. Non penso sia questo il problema. Non vedo niente di particolare".

    Di cosa ha paura - "Io non ho paura. Vorrei che la squadra esprimesse il proprio potenziale. Dobbiamo avere distanze migliori. Dobbiamo essere più compatti".

    Se domani è un'ultima spiaggia - "Non deve essere l'ultima spiaggia. Noi dobbiamo sempre uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. Abbiamo fatto errori, anche se i giocatori si impegnano e sono generosi. Però siamo altalenanti e non vinciamo partite che vogliamo vincere".

    Sul ritorno di Gabbia e sui bei ricordi col Sassuolo, ma sul tabù Sassuolo in casa - "Non parlo di Gabbia, il mercato non è iniziato. Però la società si è detto disponibile per coprire le difficoltà che abbiamo, poi dipenderà dalle situazioni di mercato. Indimenticabile lo Scudetto col Sassuolo, ma dobbiamo ricordare anche le sconfitte in casa".

    Che settimana è stata - "Una settimana di lavoro. Siamo concentrati per migliorare il nostro presente. Abbiamo lavorato con attenzione e cura per mettere in campo una prestazione convincente e vincente".

    Sul pienone a San Siro - "Facile commentare, abbiamo una tifoseria incredibile. Si contraddistingue soprattutto nei momenti delicati, ci sono sempre. Dobbiamo salvaguardare il patrimonio. Dobbiamo meritarci questa tifoseria e questo ambiente".

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