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Milan, Pioli: 'Ecco cosa abbiamo sbagliato sui gol. Lo Slavia farà la partita della vita a Praga'
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Al termine della gara, il tecnico rossonero Stefano Pioli è intervenuto a Sky Sport: "Potevamo fare di più, mi aspettavo un secondo tempo con un po' più di ritmo anche se abbiamo avuto subito due palle gol per il 4-1. Gli avversari sono solidi, il passaggio del turno è tutto da conquistare anche se il vantaggio è buono".
DISTRAZIONI SUI GOL - "Abbiamo commesso nei due gol delle piccole distrazioni, non grandissimi errori. Sul primo però lo Slavia ha fatto un gol straordinario. Secondo me dovevamo creare qualcosina in più. Loro già in undici si erano messi dietro, in dieci hanno chiuso di più gli spazi. Era complicato, ci volevano più velocità e ritmo che non sempre siamo riusciti a trovare".
SLAVIA PRAGA STRUTTURATO E FISICO - "Sono una buona squadra, però è chiaro che dovrebbe cambiare il canovaccio tattico. Mi aspetto una partita diversa, dovranno segnare due gol e non potranno aspettarci. Dovremo prepararla bene e affrontarla con molta attenzione perché hanno dimostrato di essere una squadra seria".
ERRORI SUL SECONDO GOL - "L'altezza della linea la stabilisce sempre il portiere, ma a quell'altezza ne facciamo due di linee. I ragazzi hanno deciso di fare così, siamo stati anche sfortunati, però abbiamo sbagliato le posizioni iniziali. Sul primo gol sbagliando avevamo tre giocatori contro due fuori dall'area, ma abbiamo concesso troppo spazio a chi ha calciato. A livello mentale subire gol o farlo cambia la partita. Il secondo gol loro sapendo di essere in superiorità numerica ci ha tolto qualcosina. Il 4-2 è un buon vantaggio, ma bisogna preparare bene e loro proveranno a fare la partita della vita. Anche a Rennes abbiamo commesso lo stesso errore quando abbiamo subito il rigore di Jovic, siamo stati troppo alti. Sono errori che dobbiamo analizzare".
DIFFICOLTA' NEL PORTARE AVANTI IL PALLONE - "Mancanza di qualità tra i centrali o poca mobilità dei ricevitori? Qualità dei due centrali no, Gabbia e Kjaer hanno qualità tecniche e scelte giuste. Abbiamo riempiti troppo gli spazi e li abbiamo favoriti. Attaccanti esterni e terzini sulla stessa linea... Non è mai facile per nessuno quando lasciano giocare un difensore centrale, Gabbia ha provato a portare palla e ci voleva qualche movimento in più in profondità e meno incontro. Dovevamo cercare di stare più bassi in costruzione per non intasare gli spazi".