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Pioli: '2022 molto positivo, la classifica non ci piace. Il Milan di quest'anno è più forte. Sui giovani, Ibra e Furlani...'
Sul significato di una vittoria domani: "Vorrebbe dire dimostrare di non rinunciare o di arrendersi ad una classifica che non ci piace. Dobbiamo dimostrare di avere la consapevolezza che il campionato è ancora lungo, facendo una partita al nostro livello. È un calendario talmente anomalo che mancano ancora 24 partite di campionato. Il 2022 è stato molto positivo per noi, ma non dobbiamo fermarci".
Su Gazidis e Furlani: "Non posso che augurare ad Ivan le migliore cose per la sua vita privata e professionale, ci ha fatto piacere che ieri è venuto a salutarci. Conosciamo Giorgio, darà continuità al percorso del club. Buoni propositi sì, veniamo da una brutta prestazione e vogliamo finire con una prestazione diversa".
Sui giovani e le difficoltà di inserimento: "Io credo che il mio modo di pensare sia stato positivo e costruttivo nei confronti dei miei giocatori. Il disfattismo o la negatività che c'è fuori non ci interessa tanto. Che era normale, per quello che mi aspettavo io, dargli il tempo di adattarsi a quello che è un cambiamento importante questo sì. Qua dentro siamo abituati ad una regola: dare aiuto e chiedere aiuto vuol dire unire le nostre forze e sfruttare tutte le nostre forze insieme, quindi li stiamo aiutando tutti per farli rendere al massimo e saranno tutti pronti per giocare da Milan".
Su quale input ha dato in questi giorni alla squadra: "Sono d'accordo con Kjaer, l'aspetto mentale fa la differenza, ma anche quello tecnico tattico. credo che la mia squadra abbia ormai un bagaglio di conoscenze tale da riconoscere ogni episodio che si possa sviluppare. Abbiamo sbagliato completamente i tempi di gioco con la Cremonese, non ci siamo smarcati con quella velocità e intensità necessaria per stressare una difesa che ci chiudeva gli spazi. Giocando così tanto spesso prepari meno certe situazioni, ma bisogna avere l'abilità di riconoscere i momenti. Per quanto riguarda domani non ci sono altri pensieri, non c'è niente. C'è la partita di domani e voglio vedere una squadra con questa mentalità".
Sulla Fiorentina: "Grandissimo rispetto per la Fiorentina ma dobbiamo rimanere concentrati sulla nostra prestazione. Quello che farà la Fiorentina lo sappiamo e lo conosciamo. Noi possiamo determinare la nostra prestazione, e quando ci riusciamo il più delle volte portiamo a casa un risultato positivo".
Sul Mondiale che ha distratto i giocatori: "Credo che la parola giusta sia professionalità, serietà, affidabilità. Ho grande fiducia nei miei giocatori. Che sia una cosa anomala per tutti non cìè neanche bisogno di dirlo, ma noi abbiamo l'occasione per dimostrare ancora una volta chi siamo".
Se si considera l’anti Napoli: "Sarebbe sbagliato da parte nostra pensare agli avversari, noi dobbiamo pensare a fare tantissimi punti. Non abbiamo nessuno da inseguire, dobbiamo esprimerci al meglio".
Come sta Ibrahimovic e il suo programma: "Viene con noi a Dubai, ma oggi è difficile dire se sarà disponibile subito a gennaio. Proprio da Dubai in poi inizierà i carichi di lavoro. Non è immediato, vedremo".
Se l'assenza di tanti leader si è fatta sentire: "Può essere, però più domande ricevo più penso sia meglio stare dentro Milanello che uscire".
Su Tatarusanu: "Se non l'ho cambiato è perché sono rimasto soddisfatto, sono state prestazioni continue e in crescendo. Non giocava da tanto, poi è migliorato con presenza in porta e nel modo di iniziare l'azione".
Sulla difesa a 3 con Thiaw: "L'avevamo già fatta e lui ha giocato tanto in quel modo. Per i difensori penso sia stato semplice, potevamo gestire meglio. Lui ha fatto la prova che doveva fare".
Se può esserci un parallelo con la scorsa stagione in cui c'erano state due sconfitte in queste giornate: "Non è giusto fare parallelismi, bisogna fare punti. Tanti. Dobbiamo farne più dello scorso anno".
Se farebbe le stesse scelte di cambi: "Facile così, se le ho fatte le ritenevo giuste. Non è un giocatore che determina, siamo mancati tutti, io compreso".
Su De Ketelaere al Mondiale: "Giocare un Mondiale è il top, spero faccia bene e torni con positività e ottimismo".
Sulle critiche e costa sta mancando del Piolismo: "Sono più preoccupato a gestire gli elogi che le critiche. Le critiche ci stanno dopo martedì. È normale. Però martedì non è mancata compattezza, bisogna ritrovare la gestione della palla".
L'organizzazione della sosta e sul video di Maignan: "L'organizzazione della sosta è molto dettagliata, ma perché ci sono vari gruppi di lavoro. Chi gioca domani si allena lunedì e poi sarà libero. Chi ha Nazionale riprenderà il 5, poi dipende da come vanno quelli al Mondiale e poi gli infortunati: alcuni restano a lavorare, alcuni tornano prima. Siamo tutti nelle condizioni di essere al meglio il 10 dicembre a Dubai, tranne quelli al Mondiale. Maignan sta meglio, ma non ancora pronto".
Su Vranckx: "Può tornare utile, ci ho parlato stamattina e sono contento di come sta lavorando. Ha sfruttato bene questo periodo. Sono sicuro che gli servirà la pausa con le amichevoli. Sono sicuro delle sue qualità. Poi è anche vero che ho tanti giocatori forti e non posso far giocare tutti, ma della sua mentalità sono soddisfatto".
Sul fatto che quando si pareggia o perde c'è tanta notizia: "Penso sia giusto così, abbiamo dimostrato qualità e caratteristiche che ci rendono vincenti. Quando non ci riusciamo siamo i primi a metterci in discussione, ma subito pronti alla prossima partita. Che ci siano critiche è normale ed è un privilegio".
Quanto è importante la pausa per riorganizzare le idee: "Serve per recuperare gli infortunati. Ibrahimovic vediamo, ma gli altri sicuramente dovrebbero essere a disposizione. Avere più scelta e rimettere in ordine le posizioni. Visto che c'è la sosta, nessuno ci ha chiesto se la volevamo ma c'è, ci faremo trovare pronti. Sarà già un gennaio impegnativo. Dovremo lavorare molto bene per farci trovare pronti".
Se il Milan di quest'anno è più forte dello scorso anno: "Secondo me è forte, se più o meno forte sta a noi dimostrarlo e non è ancora il momento dei bilanci. Superare gli 86 punti dello scorso anno è un grandissimo obiettivo, ma dobbiamo puntare a quello. Fallisce solo chi rinuncia. Noi non vogliamo rinunciare, vogliamo continuare a combattere".