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Milan, Pioli: 'Con la Roma sarà spareggio Champions. Romagnoli ha giocato tanto, non cerchiamo colpevoli'
Sulla Roma e l'assenza di Dzeko: "E' una squadra che presenta tante soluzioni offensive, di qualità. Dzeko è un punto di riferimento, stava giocando bene, ma la Roma ha ottenuto ottimi risultati anche senza di lui. Dobbiamo giocare con lucidità tattica e compattezza in entrambe le fasi".
Sulla compattezza chiesta da Kjaer ieri: 'Assolutamente sì, il nostro percorso è bello chiaro. Poi può cambiare qualche posizione in campo, lo abbiamo sempre fatto. Quello che ha detto Kjaer rispecchia tutta la nostra convinzione. E' bene giocare contro i più forti, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo momento, ci arriviamo bene dopo il superamento del turno in Europa League, stiamo cercando di diventare una squadra vincente, i vincenti provano nuove soluzioni e non restano sulle sconfitte".
Sullo scontro diretto Champions: "Si, la classifica dice questo. A differenza dell'anno scorso tutte le prime 7 squadre stanno lottando per la Champions. La Roma sta facendo un ottimo percorso, ha solo cinque punti in meno, è una gara importante, è uno scontro diretto. I punti valgono di più, cominciamo tre settimane che ci vedranno impegnati tante volte. E' il momento di spingere e di metterci alla prova con le più forti".
Se può cambiare l'atteggiamento in relazione alla Roma: "La Roma sta facendo un ottimo percorso, è una gara importante, è uno scontro diretto. I punti valgono di più, cominciamo tre settimane che ci vedranno impegnati tante volte. E' il momento di spingere e di metterci alla prova".
Sui pochi gol e le poche occasioni create: "Solo a La Spezia non siamo riusciti ad avere occasioni. Dobbiamo tornare a giocare di più nella metà campo avversaria, questo è un obiettivo anche per domani. Più siamo nella metà campo avversaria, più abbiamo possibilità di segnare e meno di subire".
Meglio il risultato o la prestazione: "Le due cose devono andare di pari passo, se si fa risultato con la Roma la prestazione è per forza positiva. Solo così possiamo superare un avversario così forte".
Sulle critiche ricevute: "E' tutto nella normalità. Siamo stati elogiati tantissimo, veniamo criticati giustamente perché non siamo riusciti a giocare all'altezza. Non cambia niente all'interno dello spogliatoio, le motivazioni ce le abbiamo. Il momento è decisivo, da marzo in avanti si decide il campionato, si decide l'Europa League. Vogliamo essere protagonisti fino alla fine, le critiche ci devono aiutare per dare qualcosa in più".
Su Tomori dal 1: "Sta facendo bene, ha belle caratteristiche, si è inserito con grande velocità. Vedremo, a parte Mandzukic, Maldini e Bennacer sono tutti a disposizione. Cercheremo di fare le scelte migliori".
Ora il Milan si guarderà più dietro o avanti: "Guardiamo a domani, vogliamo cercare di vincere le partite, i conti si fanno alla fine. Non ci siamo esaltati troppo prima, nemmeno adesso dobbiamo essere depressi. Dobbiamo fare qualcosina in più, la determinazione non mancherà".
Sul momento negativo di Romagnoli: "Non mi piace andare sui singoli in una situazione del genere, non cerchiamo colpevoli. Ci sta che un giocatore possa non essere al 100%, Romagnoli ha giocato tanto. Dobbiamo lavorare bene in entrambe le fasi di gioco".
Se è un problema fisico: "Non siamo stati all'altezza a livello tecnico/tattico, non fisico. Non ci sta mancando la condizione fisica, giocando così tanto ritroveremo il ritmo necessario. Bisogna sbagliare meno passaggi facili e dare più soluzioni ai compagni".
Su cosa è cambiato in questo 2021: "Se diminuisci un po' il livello della tua prestazione puoi andare incontro alle sconfitte. Dobbiamo alzare il livello tecnico e di qualità".
Di Ibrahimovic si è parlato più sul discorso Sanremo che su quello che fa in campo. Come sta mentalmente lo svedese: "Ne avete parlato voi, non noi. Lui pretende tanto da sé stesso e dai compagni, è motivato e sereno, è concentrato sulla partita di domani come lo siamo tutti".
Sul calo di rendimento di Rebic: “Sta bene. E’ stato meno preciso nelle ultime partite, tornerà ade ssere determinante”
Perché credere in questo Milan: “Abbiamo di mostrato di avere una grande identità e i giocatori forti”
Sul pressing più basso: “Nella pressione dobbiamo essere più precisi, poi da li cambia tutto. Possiamo fare meglio. Giochiamo meno in verticale”