Redazione Calciomercato
Milan, Pioli chiede: 'Un attaccante al posto di Ibra'. Da Taremi a Emegha, cambia la priorità
LA RICHIESTA DI PIOLI - Nel giorno della presentazione della prossima stagione, nel giorno dell'inizio del ritiro estivo, Pioli si è infatti sbilanciato sulle necessità per il mercato dettando anche una linea guida sul tipo di acquisto che il Milan sta cercando: "Abbiamo una nuova sfida davanti, dobbiamo dimostrare di essere vincenti anche senza Ibra. Serve la punta? Mancherà Zlatan, quindi la punta è un obiettivo. In questo momento mi sento un architetto di una casa con la struttura solida che dà garanzie, ma che va rivisitata. Cerchiamo giocatori adatti al nostro modo di fare calcio e se cerchiamo stranieri è perché li abbiamo ritenuti tali".
DA TAREMI A EMEGHA - Sostenibili, di qualità, adatti a un gioco rapido e verticale e probabilmente stranieri (soprattutto per il costo dell'ingaggio ndr.). Sono questi i paletti che il Milan si è dato nella ricerca del rinforzo offensivo. Per questo si è complicata la pista Morata, troppo caro sia dal punto di vista del cartellino che dell'ingaggio. Per questo oggi la pista Scamacca può essere percorribile solo con l'apertura del West Ham al prestito. Per questo è stato proposto e valutato Taremi, che però è extracomunitario (escludetebbe Chukwueze ad esempio) e ha un costo del cartellino superiore ai 20 milioni di euro che oggi lo fa slittare nelle gerarchie. Per questo rimangono vive sia le piste che portano a Emegha, olandese classe 2003 dello Sturm Graz, e Okafor svizzero classe 2000 del Salisburgo ed Ekitike del PSG. Idee più o meno concrete, che non possono più essere lasciate soltanto sullo sfondo. Prima però, servirà piazzare in uscita Divock Origi, che non ha mercato e che per ingaggio occupa uno slot fin troppo grande per il bilancio del club.