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Milan, Pioli: 'Asensio? Gran giocatore. Brahim Diaz può fare come Tonali, voglio che resti. L'addio di Kessie...'
L'allenatore del Milan campione d'Italia Stefano Pioli ha concesso un'intervista al quotidiano spagnolo AS, nella quale si è soffermato sul rendimento di alcuni calciatori in particolare e fornendo pure delle indicazioni in chiave mercato.
Sulla costruzione di una squadra giovane, con l'aggiunta di qualche campione più esperto: "L’idea del club era quella, ma c’era un enorme sostegno per il nostro lavoro. Sanno che se si lavora con i giovani ci vuole tempo, ma siamo arrivati a questo risultato perché persone come Zlatan, Giroud, Maignan e Florenzi erano un riferimento per i più piccoli. C’era un mix perfetto, empatia tra tutti, e questo ci ha fatto dare più del 100%".
Su Theo Hernandez: “È stato spettacolare, è un'ira di Dio, ha una forza e una determinazione incredibili. Quest’anno è diventato un giocatore più completo, è stato bello per lui essere convocato dalla Francia, perché significa aver raggiunto un livello elevato. È già uno dei migliori terzini al mondo, ma credo che abbia ancora margini di miglioramento".
Su Brahim Diaz: "Molti dimenticano che è ancora giovane e che è stata la sua prima esperienza da titolare in una grande squadra. È successo anche a Tonali un anno fa, può capitare che una pressione così importante porti ad alti e bassi. È iniziata alla grande, poi gli infortuni e il Covid gli hanno tolto la fiducia, e forse anche qualche mia decisione. Sono sicuro, però, che sia un grande calciatore, di qualità enormi e molto utile per il nostro modo di giocare. Se voglio che rimanga? Sì, naturalmente".
I rumors su Asensio: "È un grande giocatore, ma è del Real Madrid e sono troppo contento dei miei giocatori per parlare degli altri".
Sull'addio di Kessie: "Si gestisce guardando solo quello che dice il campo. Non ho mai visto nessuno di loro - mi riferisco anche a Donnarumma e Clahnaoglu - essere superficiale. Ho visto un’attenzione enorme, una professionalità e la voglia di dimostrare di essere bravissimi. Hanno funzionato benissimo ed è per questo che auguro loro sempre il meglio, proprio come auguro a Franck. È un ragazzo che ha dimostrato di essere un grande giocatore e una grande persona, lavorando sempre con il sorriso. Spero che vada tutto bene per lui, al Barça o ovunque, tranne se ci incontriamo in Champions League. Spero di batterlo lì (ride)".
Sulla costruzione di una squadra giovane, con l'aggiunta di qualche campione più esperto: "L’idea del club era quella, ma c’era un enorme sostegno per il nostro lavoro. Sanno che se si lavora con i giovani ci vuole tempo, ma siamo arrivati a questo risultato perché persone come Zlatan, Giroud, Maignan e Florenzi erano un riferimento per i più piccoli. C’era un mix perfetto, empatia tra tutti, e questo ci ha fatto dare più del 100%".
Su Theo Hernandez: “È stato spettacolare, è un'ira di Dio, ha una forza e una determinazione incredibili. Quest’anno è diventato un giocatore più completo, è stato bello per lui essere convocato dalla Francia, perché significa aver raggiunto un livello elevato. È già uno dei migliori terzini al mondo, ma credo che abbia ancora margini di miglioramento".
Su Brahim Diaz: "Molti dimenticano che è ancora giovane e che è stata la sua prima esperienza da titolare in una grande squadra. È successo anche a Tonali un anno fa, può capitare che una pressione così importante porti ad alti e bassi. È iniziata alla grande, poi gli infortuni e il Covid gli hanno tolto la fiducia, e forse anche qualche mia decisione. Sono sicuro, però, che sia un grande calciatore, di qualità enormi e molto utile per il nostro modo di giocare. Se voglio che rimanga? Sì, naturalmente".
I rumors su Asensio: "È un grande giocatore, ma è del Real Madrid e sono troppo contento dei miei giocatori per parlare degli altri".
Sull'addio di Kessie: "Si gestisce guardando solo quello che dice il campo. Non ho mai visto nessuno di loro - mi riferisco anche a Donnarumma e Clahnaoglu - essere superficiale. Ho visto un’attenzione enorme, una professionalità e la voglia di dimostrare di essere bravissimi. Hanno funzionato benissimo ed è per questo che auguro loro sempre il meglio, proprio come auguro a Franck. È un ragazzo che ha dimostrato di essere un grande giocatore e una grande persona, lavorando sempre con il sorriso. Spero che vada tutto bene per lui, al Barça o ovunque, tranne se ci incontriamo in Champions League. Spero di batterlo lì (ride)".