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    Milan, Pioli apre al cambio modulo: i 3 dubbi per un centrocampo a 3

    Milan, Pioli apre al cambio modulo: i 3 dubbi per un centrocampo a 3

    • Emanuele Tramacere
    Il Milan di oggi potrebbe non essere quello del futuro almeno tatticamente, perché nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida contro la Lazio, Stefano Pioli ha aperto a delle modifiche tattiche importanti in vista del proseguo della stagione quando, con tutta la rosa a disposizione, potrebbero essere utilizzate nuove varianti. A destare particolare attenzione è stata, in particolare, la risposta sull'ipotesi di un centrocampo a 3 per cui però fin da subito, emergono almeno 3 dubbi di gestione. 

    1 - IL DUBBIO DI PIOLI - ​"Il centrocampo a tre può essere un'alternativa, ma c'è bisogna che i centrocampisti siano al massimo della condizione. Abbiamo recuperato Franck, Bennacer ha giocato in nazionale, Bakayoko non è ancora al 100%. Quando avrò tutti nelle migliore condizioni è possibile. Però è importante avere un gruppo con lo stessa condizione". Una questione fisica, quindi, ma in realtà anche numerica perché la rosa rossonera oggi non è attrezzata al 100% per supportare con continuità un centrocampo a tre con soli 5 centrocampisti di ruolo e, ad oggi, con tre di questi 5 non al meglio.

    2 - KESSIE E LE CARATTERISTICHE - Condizione atletica e fisica al top, ma non solo, perché sempre considerando le caratteristiche dei 5 mediani a disposizione di Pioli, emerge chiaramente come il solo Rade Krunic abbia nel dna i tempi di inserimento tipici di una mezzala. L'altro giocatore potrebbe essere Franck Kessie che però, al netto dei discorsi complicati legati al suo rinnovo, è letteralmente cresciuto ed esploso proprio nel momento in cui si è passati da un centrocampo a 3 ad uno a 2 e non è detto che oggi, pur avendo acquisito una personalità e uno status più importante del passato, il percorso inverso possa portare a risultati altrettanto positivi.

    3 - CHI TOGLIERE DAVANTI? - Un centrocampo a 3 potrebbe portare a numerosi vantaggi difensivi come una maggior copertura alla difesa, o un aiuto a Theo Hernandez con scalate più celeri e corte. L'altra faccia della medaglia va però a toccare la fase offensiva, o meglio quei giocatori impegnati dalla trequarti in su. Sono infatti due i moduli possibili che prevedano un centrocampo a 3, il 4-3-1-2 o il 4-3-3. Nel primo caso ad essere sacrificati potrebbero essere tutti gli esterni a partire da Leao e Rebic passando per Saelemakers o Florenzi, ma con l'aggiunta della possibilità di avere il tandem offensivo Ibra-Giroud in campo. Nel secondo a perdere il posto sarebbe Brahim Diaz, il 10 vero di questa squadra, troppo leggero per poter abbassarsi in mezzo al campo. Tre dubbi, tante soluzioni. Il centrocampo a 3 è davvero una soluzione valida per questo Milan? Pioli per ora prende tempo.

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