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Milan, perché l'affare Ibrahimovic non decolla: i motivi che frenano il ritorno
I DUBBI - Innanzitutto, Ibra non è più giovanissimo: a ottobre compirà 36 anni, ma soprattutto è reduce da un grave infortunio da cui bisognerà capire quando e come si riprenderà. Non va messo in discussione il suo talento da campione, eppure quel punto interrogativo fisico rimane. Anche perché legato a un ingaggio molto alto: Zlatan pretenderà un contratto ancora a cifre elevate dal suo prossimo club. E per il Milan non sarebbe neanche semplice ragionare con Mino Raiola dopo la bufera Donnarumma, risolta dalla diplomazia della dirigenza ma che ha comunque lasciato ruggini mai negate dalle parti. Il Milan ha bisogno di certezze e non vuole sbagliare: Ibra da svincolato è una suggestione per tutti, il ritorno in rossonero ancor di più. Ma anche il ritorno - o meglio la permanenza - al Manchester United è un'opzione concreta. José Mourinho, intervistato in esclusiva da Premium Sport, ha così parlato del futuro di Zlatan: "Magari rimane con noi. In questo momento non ha il contratto, ma è comunque più vicino al Manchester che ad altre squadre: se siamo qui a giocarci la Supercoppa è anche per merito suo". Il futuro di Ibra è tra Manchester United e Milan. Ma ad ora per i rossoneri è tutto fermo per queste ragioni, senza escludere sorprese. Fassone e Mirabelli sanno bene come si fa...
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