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    Milanmania: perchè Bertolacci vale 20

    Milanmania: perchè Bertolacci vale 20

    E finalmente il mercato del Milan si sbloccò. 20 milioni sul piatto, comprensivi di bonus, per Andrea Bertolacci, il primo nome nella lista ideale del nuovo allenatore Sinisa Mihajlovic. Un'operazione che da sola non può cancellare il doppio smacco sull'asse Kondogbia-Jackson Martinez, ma che ha scatenato ugualmente un dibattito sulle cifre investite dalla società rossonera. Riscattato per 8,5 milioni di euro pochi giorni fa dalla Roma, nonostante l'ottimo campionato giocato con la maglia del Genoa il suo valore di mercato reale non supera i 15 milioni. Ma in un mercato in cui le ipervalutazioni sono all'ordine del giorno (40 milioni per Kondogbia all'Inter o gli stessi soldi investiti dalla Juve per Dybala) non è il caso di fare troppo gli schizzinosi, semmai di interrogarsi sui motivi.

    BERTOLACCI MEGLIO DI KONDOGBIA - In primis, la Roma aveva un imminente bisogno di liquidità per rientrare dei soldi spesi a sua volta per Nainggolan e il ds Sabatini si è dimostrato una volta di più dirigente abile come pochi a fare cassa attraverso le cessioni. In secondo luogo, il Milan aveva quasi il dovere di rispondere, anche solo mediaticamente, all'inizio piuttosto aggressivo di campagna acquisti dell'Inter. Senza avere il fascino del giocatore francese, più giovane ma con maggiore esperienza in campo internazionale, Bertolacci risponde però maggiormente al tipo di centrocampista cercato dal club rossonero. Mezzala abile sia nel recupero di palla, sia nell'inserirsi alle spalle degli avversari e con una più che discreta propensione al gol, risponde in pieno anche alle richieste del presidente Berlusconi di ripartire da una squadra con una colonna vertebrale italiana, attorno alla quale aggiungere un paio di campioni di caratura internazionale.

    SEGNALE PER IBRA E WITSEL - Ed eccoci al terzo punto. La fretta di dover fare un acquisto ha certamente finito per "drogare" il prezzo di Bertolacci, ma spendere 20 milioni per lui è un segnale molto chiaro sia nei confronti della concorrenza che degli altri profili inseriti da Galliani nella lista degli obiettivi: Axel Witsel e Zlatan Ibrahimovic. Kondogbia e Jackson Martinez non se la sono sentita di rinunciare alla vetrina della Champions League, così come i loro agenti hanno fatto delle valutazioni di natura economica, soprattutto alla voce commissioni. Per convincere due giocatori dalla carriera e dalle prospettive molto diverse come il belga dello Zenit e l'attaccante svedese serviva comunque un segnale forte, una dimostrazione tangibile che i soldi da spendere ci sono, eccome. Salvaguardando il diritto di tutti ad esprimere liberamente le proprie opinioni, occhio a giudicare troppo in fretta il calciomercato che, per inciso, si chiude il prossimo 31 agosto e che da qui alla fine può regalare ancora tante sorprese.

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