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    Milan, per lo scudetto è padrone del suo destino: due scontri diretti, ma occhio alle insidie

    Milan, per lo scudetto è padrone del suo destino: due scontri diretti, ma occhio alle insidie

    Nove partite da giocare, tre punti di vantaggio. Che potrebbe diventare solo uno se l'Inter dovesse vincere il recupero con il Bologna, per il quale non è stata ancora fissata una data. Il Milan è tornato padrone del suo destino, per vincere il 19esimo scudetto della storia, il primo dal 2011, 'basta' vincere tutte le nove partite che restano, senza pensare ai risultati delle altre squadre in corsa. Possibile, ma estremamente difficile, considerando il calendario, ricco di insidie. 

    CALENDARIO - Se è vero infatti che il Milan ha già giocato contro Roma, Juve, Inter e Napoli, da qui alla fine ci sono ancora due scontri diretti, a Roma contro la Lazio, il 24 aprile, e in casa con l'Atalanta, il 15 maggio. A questi match bisogna aggiungere due trasferte pericolose, l'Olimpico Grande Torino contro il Toro, il 10 aprile, e il Bentegodi contro il Verona, l'8 maggio, un campo storicamente fatale. Al Meazza la truppa di Pioli dovrà affrontare la Fiorentina, l'1 maggio, mentre chiuderà il campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, il 22 maggio. Nell'ordine il Milan affronterà Cagliari (fuori), Bologna (casa), Torino (fuori), Genoa (casa), Lazio (fuori), Fiorentina (casa), Verona (fuori), Atalanta (casa) e Sassuolo (fuori). Un programma ricco di ostacoli, servirà quasi la perfezione.

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