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Milan, per Gazidis è l'ora delle risposte: tutte le questioni da affrontare. E quel dato sui ricavi...
IL CAMPO - Elliott si è schierata, ha puntato su Gazidis. Pieni poteri e massima fiducia, a partire dalla scelta di Ralf Rangnick come nuovo allenatore. Il curriculum del manager sudafricano, ora, non conta più, servono i traguardi. In campo e non solo. Tra le prime questioni da affrontare ci sarà quella dei rinnovi: da Donnarumma a Romagnoli, fino al delicato rebus Ibrahimovic.
TRA SPONSOR E STADIO - In via Aldo Rossi, però, la macchina procede spedita. E occorre stare al passo. Anche perché, al momento, i dati parlano da soli: come mostra Calcio e Finanza, negli ultimi 10 anni il Milan è l'unica big italiana ad aver diminuito i ricavi. Nel 2011 (anno dell'ultimo scudetto) erano 242 milioni, oggi sono 215. Colpa della crisi sportiva e - di conseguenza - della carenza di sponsor: anche qui Gazidis sarà chiamato a battere un colpo, cercando di rinnovare fino al 2025 l'accordo con il main sponsor Emirates. Ultimo elemento, ma di vitale importanza, è legato al nuovo stadio. Milan e Inter sono concordi sulla necessità di un impianto moderno, Gazidis è da mesi al lavoro insieme ad Antonello e al Comune di Milano per dare alla città uno stadio all'avanguardia. Tempo scaduto, scocca l'ora di Gazidis.