AFP/Getty Images
Milan: per Destro ora o mai più
Un'altra panchina, la decima complessiva su 13 apparizioni in campionato, la terza senza disputare nemmeno un minuto nelle ultime 5 partite. Il momento di Mattia Destro alla Roma è nerissimo e l'esclusione odierna operata da Rudi Garcia nella trasferta di Udine potrebbe essere ancora più significativa, perchè a 5 giorni dal derby con la Lazio e con un Totti non in perfette condizioni quella di oggi poteva davvero essere la grande occasione per l'attaccante marchigiano per riprendersi un ruolo da protagonista. Ma evidentemente il tecnico giallorosso ha già compiuto le sue scelte in maniera definitiva e, in attesa che la prossima estate gli regali un rinforzo di spessore internazionale per il reparto offensivo, conterà su Destro da qui a fine stagione solo come riserva di lusso in Serie A e come alternativa per le gare di Europa League e Coppa Italia.
IL MILAN CI RIPROVA? - Il ragazzo ha più volte manifestato il proprio malcontento e il desiderio di cambiare aria per giocare con maggiore continuità, ma al momento non sono arrivate offerte in grado di far vacillare il ds Sabatini e la proprietà statunitense e privarsi a cuor leggero di un giocatore per cui sono stati investiti ben 16 milioni di euro per acquistarlo dal Genoa dopo la grande stagione con la maglia del Siena nel 2012/2013. Il Milan è la formazione italiana che ha manifestato la volontà, in maniera più dichiarata, di mettere le mani sull'attaccante classe '91 cresciuto nel settore giovanile dell'Inter. Sia la scorsa estate che nelle scorse settimane, con la proposta di scambio che avrebbe coinvolto El Shaarawy, Galliani ha provato a convincere la Roma a cedere quell'attaccante d'area che piace da morire a Silvio Berlusconi e che sostituirebbe il vuoto lasciato da Torres e regalerebbe ad Inzaghi un elemento di maggiore affidabilità rispetto al decadente Pazzini degli ultimi tempi.
SERVE UN NUMERO 9 - Nella sconfitta odierna contro il Sassuolo, tra i tanti limiti evidenziati dal Milan anche quello di non avere a disposizione un giocatore che, contro avversari bravi a presidiare gli spazi e a limitare l'iniziativa degli uomini di maggiore talento rossoneri, sia in grado di sfruttare anche la minima palla sporca e convertirla in gol o comunque in un'occasione importante. Contro gli emiliani, il Milan è andato a sbattere ripetutamente contro il muro eretto dai ragazzi di Di Francesco, senza offrire un'alternativa di gioco decente rispetto al pallone puntualmente scaricato ad uno tra Bonaventura o Menez nella speranza che succedesse qualcosa. In tempi di vacche magre, il Milan ha bisogno che il suo presidente dimostri in maniera tangibile il ritrovato amore per la sua creatura, investendo una cifra importante (almeno 15 milioni) per regalare a Inzaghi un giocatore che attualmente manca nella rosa rossonera e che darebbe un'ulteriore iniezione di entusiasmo nella corsa al terzo posto, che oggi dista già 5 punti.
IL MILAN CI RIPROVA? - Il ragazzo ha più volte manifestato il proprio malcontento e il desiderio di cambiare aria per giocare con maggiore continuità, ma al momento non sono arrivate offerte in grado di far vacillare il ds Sabatini e la proprietà statunitense e privarsi a cuor leggero di un giocatore per cui sono stati investiti ben 16 milioni di euro per acquistarlo dal Genoa dopo la grande stagione con la maglia del Siena nel 2012/2013. Il Milan è la formazione italiana che ha manifestato la volontà, in maniera più dichiarata, di mettere le mani sull'attaccante classe '91 cresciuto nel settore giovanile dell'Inter. Sia la scorsa estate che nelle scorse settimane, con la proposta di scambio che avrebbe coinvolto El Shaarawy, Galliani ha provato a convincere la Roma a cedere quell'attaccante d'area che piace da morire a Silvio Berlusconi e che sostituirebbe il vuoto lasciato da Torres e regalerebbe ad Inzaghi un elemento di maggiore affidabilità rispetto al decadente Pazzini degli ultimi tempi.
SERVE UN NUMERO 9 - Nella sconfitta odierna contro il Sassuolo, tra i tanti limiti evidenziati dal Milan anche quello di non avere a disposizione un giocatore che, contro avversari bravi a presidiare gli spazi e a limitare l'iniziativa degli uomini di maggiore talento rossoneri, sia in grado di sfruttare anche la minima palla sporca e convertirla in gol o comunque in un'occasione importante. Contro gli emiliani, il Milan è andato a sbattere ripetutamente contro il muro eretto dai ragazzi di Di Francesco, senza offrire un'alternativa di gioco decente rispetto al pallone puntualmente scaricato ad uno tra Bonaventura o Menez nella speranza che succedesse qualcosa. In tempi di vacche magre, il Milan ha bisogno che il suo presidente dimostri in maniera tangibile il ritrovato amore per la sua creatura, investendo una cifra importante (almeno 15 milioni) per regalare a Inzaghi un giocatore che attualmente manca nella rosa rossonera e che darebbe un'ulteriore iniezione di entusiasmo nella corsa al terzo posto, che oggi dista già 5 punti.