Generoso ma inconcludente. Si sintetizza in due questi due aggettivi l'apporto dato da Giampaolo Pazzini alla causa del Milan dal suo rientro dopo l'operazione di pulizia delle ginocchia della scorsa estate. In 11 apparizioni in campionato, di cui solo 5 da titolare, il Pazzo è risultato decisivo solamente in un'occasione col gol da 3 punti di Cagliari. A cui va aggiunta la rete in Coppa Italia contro lo Spezia e due presenze poco incisive in Champions League contro l'Atletico Madrid.

AAA BOMBER CERCASI - La parziale giustificazione di non essere considerato una prima scelta da Clarence Seedorf, che gli ha preferito quasi sempre Mario Balotelli come punta centrale e che lo ha schierato in coppia col bresciano solo a gara in corso, vale fino a un certo punto. I 15 centri in 30 presenze della scorsa stagione, che avevano fortemente contribuito al raggiungimento del terzo posto, sono ormai un lontano ricordo e l'assenza di un centravanti che garantisca almeno 20 gol a stagione è un lusso che una squadra come il Milan non può permettersi.
MILAN, FAI COME L'INTER - Mentre l'Inter di Thohir punta a bomber di valore internazionale come Fernando Torres, Edin Dzeko o il giovane Alvaro Morata del Real Madrid, i rossoneri cosa fanno? I dubbi legati alla permanenza di Mario Balotelli in vista del prossimo campionato, in cui l'obiettivo primario sarà di tornare prontamente in Europa per questioni anche economiche e di marketing, accentuano il problema e impongono fin da ora riflessioni urgente in casa rossonera.