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    Milan: pareggio di bilancio nel 2019 e Barbara Berlusconi come garante

    Milan: pareggio di bilancio nel 2019 e Barbara Berlusconi come garante

    Riportiamo l'articolo del collega de La Stampa Francesco Spini, in cui  viene illustrato nel dettaglio il piano della nuova proprietà del Milan per aumentare in maniera sensibile i ricavi a partire dalla prossima gestione e raggiungere un obiettivo, quello del pareggio di bilancio entro il 2019.


    L’imperativo del nuovo Milan cinese è semplice a dirsi: vincere e raddoppiare il fatturato, inchiodato attorno a 200 milioni. Per questo il cda che si è riunito subito dopo l’assemblea e ha dato il via all’era di Yonghong Li, nuovo presidente, è entrato nel vivo della questione, deliberando le linee guida di un piano industriale che punta a dare una spinta ai ricavi già dalla stagione 2017-2018. Per andare così a pareggio - dimenticando le perdite multimilionarie degli ultimi anni - già nel 2019.

    Per crescere si farà affidamento essenzialmente sulla Cina, con tre leve. Anzitutto con lezioni di calcio gestite dal Milan nelle scuole pubbliche cinesi. Quindi con la vendita di magliette e oggettistica varia. E infine con la raccolta di nuove sponsorizzazioni della squadra da parte di imprese cinesi. Allo scopo, nei prossimi mesi sarà costituita una società in Cina, "gestita da manager cinesi", ha spiegato l’ad Marco Fassone. Il piano però ha un presupposto "sportivo", ovvero che il Milan si qualifichi sempre per la Champions League raggiungendo per lo meno gli ottavi. "La Champions cambia la vita di una squadra - ha detto Fassone -, da sola vuole dire 50 milioni di euro di ricavi in più all’anno". Poi c’è lo stadio. L’ad lo inserisce tra le leve di crescita del medio periodo, ricordando come tutti i club che lo hanno cambiato (cita Juventus, Bayern Monaco, Arsenal) "abbiano raddoppiato nel primo anno il fatturato da stadio". In cda non se n’è parlato. 

    L’assemblea oltre a Yonghong Li e a Fassone ha nominato consiglieri gli italiani Paolo Scaroni, deputy chairman di Rothschild, Marco Patuano, ad di Edizione holding, e l’avvocato Roberto Cappelli, dello studio Gop, consulente legale dell’operazione (Rothschild lo è stata per gli aspetti finanziari). Quindi i cinesi David Han Li, Xu Renshuo, Lu Bo, dg di Haixia. Il nuovo statuto stabilisce che le delibere devono essere prese a maggioranza, e metà di tale maggioranza dev’essere composta da italiani. In caso di parità, prevale il voto dell'ad. Il cda si potrà tenere anche in Cina e a Hong Kong. Nessuno si aspetta che, in 18 mesi, Yonghong Li ripaghi i debiti a Elliott con i guadagni del Milan: la soluzione passerà dal suo patrimonio o dalla Borsa. E Silvio Berlusconi? Ci darà "il massimo supporto", ha detto Li Yonghong. Il garante sarà la figlia Barbara che resterà nel club come presidente della Fondazione Milan.

    (Francesco Spini, La Stampa)

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