Redazione Calciomercato
Milan, Osimhen ko buona notizia? Il Napoli senza di lui è perfetto: tutti i dati paradossali
IN CAMPIONATO - 4 partite in campionato senza Osimhen, che aveva giocato contro la Lazio all'inizio di settembre ed è tornato (con gol-vittoria) nel secondo tempo della gara interna col Bologna, un mese e mezzo dopo. Nel frattempo, il Napoli ha superato il Milan a San Siro, lo Spezia e il Torino in casa e la Cremonese allo Zini. Simeone e Raspadori, le alternative a Osimhen, si sono rivelati decisivi nei primi due confronti segnando le reti della vittoria di misura (1-2 a Milano, 1-0 contro gli Aquilotti), mentre le affermazioni su granata e grigiorossi (3-1 e 1-4) sono arrivate di squadra, con marcatori molteplici e anche insoliti (2 Anguissa, Kvaratskhelia, Politano, Simeone, Lozano, Olivera). Quindi un Napoli che senza il suo cannoniere sa sfruttare più vie per arrivare allo stesso risultato, il gol. Il bilancio è chiaro: 10 gol fatti, 3 subiti.
IN CHAMPIONS - Le altre tre partite sono state nel girone di Champions League: andata e ritorno coi Rangers e la prima delle due sfide con l'Ajax. Risultato? Complessivamente, gol fatti 12, gol subiti appena uno (il totale delle 7 partite è 22 fatti e 4 subiti). 0-3 a Ibrox Park con Raspadori, Politano e Ndombele, 3-0 in casa agli scozzesi con doppietta di Simeone e gol di Ostigard, un roboante 1-6 all'Ajax seppellito ancora dagli attaccanti, Raspadori doppietta e sigillo di Simeone tra le reti di Di Lorenzo, Zielinski e Kvaratskhelia. Non i più irreprensibili degli avversari, specie i Rangers, ma un dominio impressionante da parte degli azzurri. E c'è di più.
SIMEONE CANNIBALE - Simeone è stato il match-winner della prima delle quattro sfide stagionali tra Napoli e Milan: il suo colpo di testa in torsione su cross di Mario Rui dalla sinistra anticipando Tomori ha battuto Maignan e regalato ai suoi compagni le prime falcate di una fuga incontenibile. Da allora, il Cholito ha tenuto medie realizzative clamorose in relazione al miserrimo impiego. Segna all'incirca un gol ogni ora di gioco (è a quota 7 in stagione, tre in campionato, tre in Champions e uno che poi si è rivelato inutile in Coppa Italia contro la Cremonese), e lo fa con gol decisivi come quello di Milano sopra citato o quello pesantissimo alla Roma, quando aveva rimpiazzato proprio Osimhen nei minuti finali. Tomori e Smalling ne sanno qualcosa, l'infortunio di Osimhen è una buona notizia ma fino a un certo punto.