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Milan, Origi vuole restare: come cambia il mercato
SECONDA CHANCE - Il Milan al momento non considera Origi una risorsa per la prossima stagione, non a caso ha provato a offrire il suo cartellino al West Ham, in una possibile trattativa per arrivare a Gianluca Scamacca. Cederlo avrebbe un vantaggio sportivo e, soprattutto, economico: vorrebbe dire centrare una plusvalenza e risparmiare sul ricco ingaggio, che è di 4 milioni di euro netti al stagione, 5,24 milioni di euro lordi, fino al 2026. Tanti, troppi per un profilo che ha dato troppo. Ma che ora chiede una seconda chance: ora che i problemi fisici sono alle spalle, che può fare la preparazione con il resto del gruppo (l'anno scorso è arrivato infortunato, ha iniziato a lavorare con i compagni ad agosto), è convinto di potersi giocarsi le sue carte. E di dimostrare di essere da Milan.
COME CAMBIA IL MERCATO - La scelta di Origi di non muoversi, insieme alla difficoltà nel cedere Messias e Rebic, cambia il mercato del Milan, che anche quest'estate rischia di non fare un grande investimento per un numero 9. Furlani e Moncada non possono fare il passo più lungo della gamba, senza uscite in avanti non possono arrivare i rinforzi desiderati. Il budget, rimpolpato dalla cessione di Tonali, al momento è soprattutto per il centrocampo, dove la coperta è corta. Se Origi resta il Milan prenderà un profilo low cost o in prestito.