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    Milan, c'è la Juve da cui tutto è iniziato: ma la squadra di Pioli è costata meno di un terzo di quella di Pirlo

    Milan, c'è la Juve da cui tutto è iniziato: ma la squadra di Pioli è costata meno di un terzo di quella di Pirlo

    • Alessandro Di Gioia
    Minuto 53' del 7 luglio 2020, stadio San Siro: Cristiano Ronaldo ha appena segnato la rete del provvisorio 2-0 per la Juventus di Maurizio Sarri sul Milan di Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic. I tifosi rossoneri conoscono già la storia: sembra l'ennesimo capitolo di un lunghissimo e deludente decennio di sfide perse contro i bianconeri, in casa o in trasferta che dir si voglia, in Serie A o Coppa Italia. Invece poco dopo qualcosa scatta, avviando un cambiamento che sei mesi dopo si può definire epocale: è proprio l'ex capitano rossonero Leonardo Bonucci, con la fascia dei bianconeri sul braccio, a colpire di mano su tiro di testa di Rebic e a concedere al Milan il rigore della speranza, realizzato poi da Ibra.

    LA PARTITA DELLA SVOLTA: 5 MINUTI PER CAMBIARE LA STORIA, ERA DAL 2016... - In meno di cinque minuti, dal 62' al 67', la storia delle ultime sfide tra le due squadre più vincenti del nostro calcio cambia: arrivano altri due gol, firmati da Kessie e Leao, curiosamente gli ultimi due marcatori nella sfida contro il Benevento. Una svolta, che consentirà alla squadra di Pioli di tornare a vincere una partita contro la Juve, la prima dal gol di Locatelli del 2016, ma soprattutto conferirà la consapevolezza di potersela giocare e di poter vincere anche contro i bianconeri, diventati ormai un ostacolo insormontabile: più che le vittorie contro Lazio e Roma, battute anche con Gattuso in panchina, è stata questa la partita più importante per quello che poi il Milan ha saputo diventare, crescendo gara dopo gara, nell'arco di sei mesi.

    NUMERI DA RECORD, MA CONTANO LE ESPERIENZE: SEI MESI DOPO A -13? - Numeri da record, che continuano ad affiorare e a reiterarsi: le reti segnate, almeno due a partita da 17 gare, i risultati utili consecutivi, la sconfitta che manca dall'8 marzo 2020, i 37 punti dopo 15 match, mai conquistati nella storia del club. Ma i numeri fanno poco, sono le esperienze a dare consapevolezza e cambiare le convinzioni: il Milan, dal 4-2 in rimonta contro CR7 e i suoi, ha capito che poteva giocarsela con chiunque, anche con chi dominava il campionato da nove anni. Contro la Juve tutto è iniziato, contro la Juve mercoledì 6 gennaio, esattamente sei mesi dopo, può arrivare la vittoria della definitiva consapevolezza sull'ipotetica via della qualificazione alla Champions, dato che manderebbe l'ex Pirlo a -13, seppur con una gara in piùE chissà, forse anche qualcosa di più importante... 

    IL MILAN VALE MENO DI UN TERZO DELLA JUVE - Curioso a dirsi, come evidenziato ieri sera da Sandro Piccinini su Sky, se si va a verificare il valore delle due squadre, almeno considerando titolari e prime riserve. Il costo del Milan è nettamente inferiore: i I tredici migliori giocatori della Juventus sono costati 511 milioni, quelli rossoneri 144 milioni. Meno di un terzo, a conferma che Paolo Maldini e il suo staff hanno comprato giocatori a prezzi inferiori al loro valore reale: un valore che è aumentato certamente, grazie ai risultati degli uomini di Pioli. Il monte stipendi invece dice 240 per i torinesi, 90 per i milanesi. Dati che non andranno dimenticati, la sera della Befana, quando Milan e Juve scenderanno in campo.

    @AleDigio89

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