Redazione Calciomercato
Milan: ora due acquisti, ma anche Theo e Leao sono da "ricomprare"
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Questo commento era già impostato per continuare così, sulla falsariga che avete appena letto “tra virgolette”, quando invece Sergio Conceicao - prima che fosse troppo tardi - ha inventato le mosse della disperazione, trovando un’insperata vittoria all’ultimo respiro. Il risultato diventa addirittura entusiasmante in prospettiva 4° posto (o 5°, dipenderà dal ranking con vista Champions League).
La prestazione rimane quasi sconcertante per novanta minuti meno recupero. Il Milan se la cava ed esulta. Non esiste controprova ma è comunque probabile, con Fonseca non sarebbe accaduto. Con il nuovo allenatore, invece è successo: Pavlovic centravanti e tutti all’attacco, ribaltone finale e festa in piazza. Dimenticando Theo e Leao sostituiti per manifesta inettitudine dopo il primo tempo. Per il francese l’ennesima bocciatura. Per il portoghese forse l’attenuante delle condizioni fisiche imperfette. Al contrario del famoso “cooling break” di un girone fa, nell’abbraccio finale c’erano anche loro: segno che il gruppo, almeno in apparenza, è stato ritrovato con Sergio Conceicao, che pure ha trovato il modo (giustamente) di rimproverare platealmente Calabria, capitano di religione “protestante” al momento della sostituzione.
Il risultato cambia la classifica, la prestazione va giudicata senza il tono trionfale del successo agguantato per miracolo. Non possono giocare così Theo e Leao, i due giocatori più forti e pagati del Milan. Non possono per rispetto verso tutti (tifosi, compagni e società), nonché verso se stessi. È irreale che due con il loro talento non offrano prestazioni decenti con un minimo di regolarità. Alla fine il Milan festeggia dunque una vittoria che con Conceicao è arrivata e forse - anche se non c’è controprova - con Fonseca non sarebbe arrivata. Ma a questa squadra mancano un centravanti (Gimenez sarebbe perfetto) e un centrocampista di ricambio. Due acquisti nella prossima settimana di mercato. E due campioni da “ricomprare” nel loro potenziale: Theo e Leao. Non chiedete scusa a Fonseca, non ce n’è bisogno. Ma chiedete scusa a voi stessi, perché il talento non si dimentica negli spogliatoi, né si spreca così. Il Milan non può vincere sempre alla disperata. Né disperarsi sempre per il rendimento in chiaroscuro dei suoi due campioni.
Commenti
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