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    Milan-Okafor, un amore che nasce da lontano: galeotta fu la rete in Champions

    Milan-Okafor, un amore che nasce da lontano: galeotta fu la rete in Champions

    • Gabriele Stragapede
    Il Milan batte l’ennesimo colpo sul mercato. In dirittura d’arrivo il trasferimento di Noah Okafor, centravanti classe 2000 del Salisburgo. Nella giornata di domani, l’attaccante elvetico di origini nigeriane si sottoporrà alle visite mediche di rito prima di porre la firma sul contratto che lo legherà ai colori rossoneri. Un trasferimento sulla base di 14 milioni di euro che ha sorpreso la maggior parte dell’opinione pubblica e del tifo rossonero. Varie erano le opzioni sul tavolo della dirigenza meneghina – da Morata a Scamacca, passando anche per Ekitike e Taremi – ma alla fine Furlani e Moncada, sotto traccia, hanno deciso di affondare il colpo per il 23enne ex Basilea. Un acquisto ragionato che si inserisce perfettamente nello scacchiere della rosa di Stefano Pioli, un’alternativa il cui profilo è stato lungamente studiato e inseguito.

    UOMO CHAMPIONS – Quando leggemmo il disïato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante. I danteschi versi de La Divina Commedia – quinto canto dell’Inferno, durante il racconto dell’amore tra Paolo e Francesca – ci aiutano a rappresentare l’inizio del feeling tra gli uomini mercato del Milan e Noah Okafor. Era il 6 settembre dello scorso anno e il Milan si apprestava a esordire nella scorsa edizione della Champions League. Un match che ha creato più grattacapi del previsto alla formazione di Stefano Pioli, un incontro terminato con un sofferto 1-1, merito del pareggio acciuffato da Alexis Saelemaekers. Ma è proprio da quel giorno che nasce l’infatuazione verso il gioiellino del Salisburgo che, con un lampo, aveva squarciato la difesa rossonera e battuto Mike Maignan. In pochi secondi, Okafor aveva mostrato e dimostrato tutto il suo talento: 28’, pallone recuperato dalle grinfie di Bennacer, dribbling secco (compreso di tunnel) su Kalulu e tiro che si insacca sotto le gambe dell’estremo difensore rossonero. È colpo di fulmine. È l’inizio di un feeling, di un interessamento, dei primi contatti preliminari che hanno portato alla notizia esclusiva di quest’oggi.

    PAROLE D’AMORE – E se quella rete siglata contro la sua futura squadra fu solo l’avvio della storia d’amore, del matrimonio che lo legherà per i prossimi anni ai colori rossoneri, lo stesso Okafor, nel corso dei mesi, non aveva nascosto il suo interesse verso il club di Via Aldo Rossi. Era la vigilia del match di ritorno contro il Milan, da disputare in quel di San Siro, e a La Gazzetta dello Sport lo svizzero parlava così: “Futuro? Che sia Inghilterra, Spagna o Italia, ogni campionato ha un fascino particolare, valuterò. Milan? Un grande club con una storia leggendaria”. Una storia del quale, da domani, entrerà a tutti gli effetti a far parte.

    CONTATTI COSTANTI - Frutto di un corteggiamento costante, di contatti avuti di continuo con il suo entourage e del lavoro dell’area scouting del Milan che in Okafor avevano individuato delle potenzialità, delle caratteristiche ideali al gioco rossonero. Ma se il club rossonero ha fatto la sua parte, ecco che la volontà del giocatore – che da mesi, cambiando anche agenzia di procuratori e legandosi a Sport360, aveva comunicato al Salisburgo la sua volontà di non rinnovare il contratto – è stata decisiva per la fumata bianca dell’affare con il Milan. E tra l’intenzione chiara del giocatore di provare una nuova esperienza in un top club europeo e i continui, costanti rapporti intrapresi dalla dirigenza rossonera con l’entourage dello svizzero, è nata un’operazione che in pochi si aspettavano ma alla quale il Milan ha sempre creduto, giorno dopo giorno, battendo così la concorrenza di varie società in giro per l’Europa. E ora la palla passa a Pioli che dovrà incastrare Okafor in un mosaico rossonero che si fa sempre più delineato.

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