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Occasione per Theo: è ancora indispensabile per il Milan?
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RITROVARSI – Trattasi di Theo Hernandez. Il terzino sinistro francese del Milan non sta vivendo la sua migliore stagione, avendo collezionato un solo gol e 2 assist nelle 13 presenze tra tutte le competizioni. Poco, troppo poco, visto quanto bene aveva abituato i suoi estimatori, avendo partecipato a 9 (‘19/’20), 15 (‘20/’21), 16 (‘21/’22) e 12 (‘22/’23) realizzazioni dal settembre del 2019 a oggi. Standard alti per un calciatore che di ruolo, lo ricordiamo, fa l’esterno difensivo. Numeri da top player che, sino a quest’estate, l’avevano reso uno dei migliori interpreti nel panorama europeo. Dall’addio di Maldini (suo mentore, nonché l’uomo che l’ha portato a Milano 4 anni fa) qualcosa sembra essere cambiato nei pensieri del francese, apparso meno concentrato e più nervoso in questo avvio di stagione. Lungi dal dire che questa ne sia la causa, ma non notare il calo fisico e mentale del transalpino sarebbe fuoriluogo. L’occasione per ritrovarsi arriva a partire da stasera.
SERVE IL FUORICLASSE – Complice anche l’assenza di Rafael Leao (per la lesione di primo grado al bicipite femorale), Pioli deve poter affidamento sulle doti esplosive di Theo, chiamato a ritrovare la sua energia, la sua classe e le sue doti tecnico-atletiche. I numeri, inoltre, sono dalla sua parte: nelle 151 partite disputate insieme al portoghese, sono arrivate 7 partecipazioni a rete (5 assist di Theo a Leao e 2 reti del francese su appoggio del lusitano). Sono infinitamente meno (solo 18 in Serie A) le sfide giocate dal transalpino senza il numero 10 rossonero. In questi match sono arrivati 3 gol e 3 assist, che portano a 6 la quota di partecipazioni a rete. Il 4.6% insieme, contro il 33.3%. Per questo motivo, il Milan vuole appoggiarsi su uno dei suoi fuoriclasse, nonché tra i giocatori più esperti e che da più tempo vestono la maglia rossonera. L’investitura di vice-capitano di Calabria e l’aver indossato la fascia in più occasioni non sono un caso. L’assenza di Leao, in tal senso, e la presenza di un giocatore come Pulisic, che entra di più in mezzo al campo, lascia campo libero sulla fascia a Theo, a cui verrà affidato il compito di occupare spazi, tornare a essere propositivo e pericoloso offensivamente.
UN PRESENTE PER IL FUTURO - Le tre missioni di Hernandez (arrivato dal Real Madrid per poco più di 22 milioni di euro e con un contratto sino al 30 giugno 2026, frutto dell’ultimo rinnovo a febbraio 2022) per riprendersi il Milan e non diventare tra i sacrificabili in estate. D’altronde tutti hanno un prezzo, l’ha confermato anche Furlani recentemente. Arrivasse un’offerta importante (dalle cifre astronomiche e irrinunciabili) la dirigenza rossonera ci rifletterebbe a lungo. Il caso Tonali insegna. Ma questo riguarda il futuro e va costruito insieme. Ora Theo deve ritrovare il suo presente, deve ritrovare se stesso. San Siro (e la Fiorentina) è l’occasione adatta.