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    Milan, nuovi dettagli sulla rapina a Theo: i 4 banditi erano armati e hanno costretto Zoe ad aprire la cassaforte

    Milan, nuovi dettagli sulla rapina a Theo: i 4 banditi erano armati e hanno costretto Zoe ad aprire la cassaforte

    Attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport e di Ansa emergono nuovi dettagli sulla rapina subita da Theo Hernandez e dalla compagna Zoe Cristofoli nella propria abitazione a Cassano Magnago. Una serata, quella di martedì, di grande paura soprattutto per la modella e influencer che, in prima persona, ha subito l'assalto dei malviventi.

    THEO NON C'ERA - Sì perché Theo Hernandez in quel momento non c'era, non era in casa perché impegnato in una cena organizzata fra compagni del Milan. I fatti sono accaduti fra le 20.30 e le 21 e nell'abitazione erano presenti Zoe con il figlio Theo Junior, una cuoca e la tata del piccolo. 

    4 UOMINI ARMATI - La rapina è stata messa in atto da quattro uomini incappucciati e armati con pistole i quali, suppongono gli inquirenti che stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza della villa e attorno ad essa, sono entrati nella villetta non custodita, probabilmente dal retro puntando dritti alla cassaforte.

    AGGREDITA ZOE - Zoe è stata aggredita, ma per fortuna non è rimasta ferita e come lei nessun altro in casa, sopratutto il piccolo Theo Junior di soli 6 mesi. Durante la rapina, durata pochi minuti, Due rapinatori si sono concentrati sugli oggetti di valore in casa, e altri due hanno preso Zoe per un braccio e l’hanno strattonata per farsi indicare la posizione della cassaforte. Il bottino finale, fra contanti, gioielli e oggetti di valore, raggiunge un valore decisamente importante.

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