Ha scelto volutamente un campionato con meno pressioni e anche meno difficoltà come quello di casa sua Hatem Ben Arfa per rilanciare una carriera in declina, complicata certamente dal grave infortunio del 2010 provocato dall'ex milanista de Jong e da un carattere e una discontinuità che sono diventati il suo marchio di fabbrica. Eppure, 17 gol in stagione (ieri una tripletta contro il Rennes dell'enfant prodige Dembelé), un Nizza dei giovani letteralmente preso per mano e in piena corsa per un posto in Champions League a 5 turni dalla fine del campionato non possono non valere nulla.
TRA IL PSG E... - A 29 anni il fantasista di origini tunisine cerca l'ultima grande sfida in carriera, quella chance in una squadra dal grande blasone in cui non ha mai potuto cimentarsi. In scadenza di contratto a giugno, il suo nome è sul taccuino degli uomini mercato di diverse società, Milan compreso, e il tempo delle decisioni è sempre più vicino. Scegliere i soldi facili del Paris Saint Germain, fare collezione di titoli in Francia e avere la prospettiva di giocarsi un posto per essere protagonista anche in Champions League o rimettersi di nuovo in discussione e abbracciare un progetto che lo veda uno dei riferimenti in una formazione in cerca di rilancio?
IL FUTURO E' ADESSO - Il Milan rientra proprio in questa ultima categoria, ha bisogno di un trequartista per il "nuovo" 4-3-1-2 che Berlusconi ha in mente per la prossima stagione e Ben Arfa rappresenterebbe l'alternativa low cost a Vazquez del Palermo. Rispetto all'argentino, il funambolo del Nizza ha esperienza internazionale (è in corsa per un posto all'Europeo) e un passo più in linea col calcio dinamico e rapido di oggi. In passato, Adriano Galliani si è distinto come abile dirigente nel puntare su giocatori svincolati in cerca di rivincite e non sempre si è trattato di meteore (ricordate Cafu, van Bommel o Tomasson?). Questo è il momento di affondare il colpo per Ben Arfa, perchè attendere il finale di stagione rischia di essere già troppo tardi.